Ci siamo. Le polemiche vanno in soffitta e da ora fino alle 19 di domenica i castiglionesi (e si spera quanti più turisti possibili) penseranno solo al Palio dei Rioni. È stata completata l’iscrizione dei cavalli (tre per rione, due titolari e uno di riserva), anche se i capitani non hanno diramato comunicazioni ufficiali in nome ai loro nomi. Oggi e domani i rioni potranno usufruire della pista in tufo a Piazzale Garibaldi per poter provare i cavalli ed effettuare delle sgambate. Domani pomeriggio, invece, appuntamento con la tradizionale Provaccia che negli ultimi anni ha riservato sempre delle sorprese.
Alle 18 la prima prova mediante una batteria di tre cavalli (uno per rione); alle 18,30 la Provaccia, ovvero una batteria di sei cavalli (due per rione) a cui verosimilmente parteciperanno i mezzosangue e i fantini ufficiali che scenderanno in piazza anche domenica. In serata invece le sempre più acclamate cene propiziatorie: Cassero in Piazza del Comune, Porta Romana alla Collegiata, Porta Fiorentina in Piazza Risorgimento. A proposito di fantini, i capitani di Porta Romana e Cassero hanno sciolto ogni dubbio annunciandoli in diretta tv.
Per i biancoazzurri il ritorno della coppia collaudata Walter Pusceddu (Bighino) e Martin Ballestreros (Pampero); per i giallorossi una coppia inedita, ma di belle speranze, formata da Francesco Caria (Tremendo) e Virginio Zedde (Lo Zedde). Nonostante Zedde sia ritornato in Piazza del Campo dopo quattro anni di “esilio” dovuto a un clamoroso errore risalente a luglio 2006 (si fece superare al bandierino dalla contrada avversaria), i due sono presenze ormai fisse al Palio di Siena e recentemente hanno dimostrato un’ottima forma: Caria ha vinto a Ferrara nemmeno un mese fa, Zedde viene da un buonissimo 2010. Sui fantini di Porta Fiorentina c’è ancora massimo riserbo, e questo aumenta se possibile il livello di pathos e tensione nelle dinamiche paliesche. Voci di paese parlano comunque di Gianluca Mureddu (come anticipato da Valdichianaoggi) e Leonardo Chessa, entrambi esordienti a Castiglion Fiorentino
Del resto, la pretattica è una componente fondamentale del Palio: a dirla tutta, non convince nemmeno la sicurezza con cui i capitani degli altri due rioni hanno annunciato le monte. Intanto, il Magistrato del Palio Marcello Frappi ha ribadito le nuove regole ferree in merito al comportamento dei fantini in piazza. Il riferimento è ovviamente agli episodi del 2010 quando i fantini se le dettero di santa ragione e, poco dopo la mossa, Chiti (Cassero) e Casu (Porta Romana) scesero letteralmente di cavallo Canu (Porta Fiorentina). Frappi si è imposto per far vietare questi comportamenti, ma dal nostro punto di vista un po’ ingenuo pensiamo che le squalifiche e le ammende non sono e mai saranno un deterrente, nella misura in cui esse colpiscono quasi sempre i fantini e non il rione. L’episodio incriminato – rimasto negli occhi dei castiglionesi – è proprio quello del disarcionamento di Canu, ma il canape era già abbassato e come si legge nel nuovo regolamento “la corsa del Palio è una corsa libera”. Le immagini tv evidenziarono palesemente come i fantini di Porta Romana e Cassero ostacolarono pesantemente Porta Fiorentina. Alleanza? I capitani ancora smentiscono, e non sto qui a fare moralismi sulla loro sincerità – il Palio è un rito socio-antropologico, e in quanto tale i protagonisti recitano una parte. Premono però due considerazioni:
1) ammesso e non concesso che l’alleanza Porta Romana-Cassero ci sia, non capisco perché ci si ostini a negarla, tanto più che i fautori del “sì” sostengono che sia stata originata dallo smacco di Porta Fiorentina che nel 2009 ingaggiò Pusceddu, fantino storicamente legato al Cassero. In altre parole: sarebbe una motivazione non legata a logiche di denaro.
2) a sostegno del “no”, c’è la convocazione in piazza proprio per Pusceddu: in caso di accordo per aiutare i giallorossi, il suo ruolo sarebbe inutile e soprattutto rischierebbe di farsi male per un Palio che sa già di non vincere. Quindi l’alleanza non è così scontata.