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Quando troppo e quando niente. L’opinione pubblica è strana, anche in Valdichiana. Difficile capire certe reazioni, certi comportamenti, certe ‘mode’ a cui spesso la politica e i giornali vanno dietro senza chiedersi troppo perchè. L’importante è cavalcare l’onda, poi domani si vedrà. Un caso strano recente è questo: ci si indigna per 10 o 20 euro chiesti dal Consorzio di bonifica, ma si resta in silenzio sul pedaggio che, forse, entrerà in vigore sulla Perugia-Bettolle dal 1° maggio prossimo. Un pedaggio che probabilmente, se ci sarà, potrà arrivare a costarci in un anno (a meno di clamorosi bonus o esenzioni per residenti e pendolari) anche più di 10 o 20 euro.
Sul tema a Firenze e Siena (che rischiano di ritrovarsi tassata l’Autopalio) le cose sono andate diversamente. La mobilitazione anti-pedaggio c’è stata e prosegue. Sindaci, assessori, partiti, associazioni, cittadini, persino giornali, con molte manifestazioni.
Qui in Chiana nulla, a parte qualche comunicato stampa di qualche partito e qualche odg in consiglio comunale.
Come mai? Francamente è incomprensibile.
Forse nessuno s’è ancora reso conto che dal 1° Maggio si rischia, per andare all’Outlet o al Gherlinda a vedere un film, di dover pagare. A meno di utilizzare le strade vecchie, quelle che usavamo 35 anni fa. E viva il progresso.
I 10, 15, 20 euro del Consorzio di bonifica sono antipatici da pagare. Posso capire chi si lamenta, chi chiede razionalizzazioni e risparmi sicuramente possibili. Ma almeno sono soldi spesi per un servizio che prima nessuno svolgeva. A cosa serviranno, invece, i 2, 5, 10, 20 o 50 euro che ogni anno rischiamo di versare per il pedaggio sulla Perugia-Bettolle? Saranno spesi meglio di quelli che diamo al Consorzio?