La Lega Nord Valdichiana interviene sulla rinuncia del Cortona Volley di iscriversi al Campionato Nazionale di serie A2 a causa della mancanza delle condizioni necessarie “per poter gestire – come scrive il consiglio direttivo della Società – efficacemente un campionato professionistico nel nostro territorio di appartenenza”. Secondo i rappresentanti della Lega Nord Valdichiana «quanto successo denota chiaramente la totale incapacità dell’Amministrazione comunale di poter gestire e di sostenere l’economia locale.
Il Cortona Volley ha meritatamente vinto un avvincente campionato di serie B, ma se i nostri amministratori avessero fatto il loro dovere e avessero programmato in tempo utile la realizzazione di una struttura polifunzionale, che potesse ospitare anche una squadra di volley di serie A2, certamente non avrebbero esposto tutti noi cortonesi a questa pessima figura e il Cortona Volley non sarebbe stato costretto a rinunciare all’A2.
È ridicolo – sottolineano i leghisti – accampare scusanti, come lo sforamento del patto di stabilità o altre storielle che tirano in ballo, guarda caso, il famigerato Governo Berlusconi. Così come è indecoroso vedere i nostri amministratori menare pubblicamente vanto della promozione del Cortona Volley in A2 quando si sono fatti trovare totalmente impreparati da un evento sportivo così importante. Il Cortona Volley ha auspicato per la prossima stagione, oltre alla costruzione del palazzetto, “il coinvolgimento di ulteriori operatori economici del territorio”. Noi ci permettiamo di dubitare che nel nostro comune si trovino soggetti economici in grado di rispondere concretamente all’appello di una dirigenza dimostratasi veramente responsabile. Nel nostro territorio, infatti, sono pochissime le imprese con più di quindici dipendenti. Questa è la prova più evidente dell’incapacità della sinistra di attrarre investimenti privati. Finora gli imprenditori balzati all’interesse della cronaca locale sono stati quelli che hanno legato il loro nome prima all’affare chiacchierato di Manzano e più recentemente alle centrali a biomassa della Renaia. Il Vallone con i suoi capannoni sfitti è il lugubre fantasma di quella che avrebbe dovuto essere una seria zona industriale. Quasi tutte le squadre professionistiche di pallavolo portano il nome dello sponsor (banche, gruppi industriali, cooperative ecc.) che sono espressione del territorio. La realtà è che nel nostro comune manca un soggetto finanziario tale da potervi legare il nome della principale squadra professionistica.
L’assenza di programmazione e l’incapacità di attrarre investimenti privati – terminano i dirigenti locali della Lega Nord Valdichiana – , oltre alla fornitura deficitaria di servizi pubblici essenziali, come la perdurante mancanza di una variante alla SS 71, sempre più intasata dal traffico e pericolosa, sono tutti elementi che inducono a temere per il nostro territorio una progressiva meridionalizzazione nella gestione della cosa pubblica.
La Lega Nord Toscana si impegna a richiamare continuamente i nostri amministratori ad adempiere ai propri doveri».