“Tamarro: una persona rozza e comunque non stimabile. Dall’arabo tammar (vite selvatica)”. Secondo Wikipedia non si devono stimare certe persone definibili tamarre. Il problema è che non esiste un decalogo ufficiale del tamarro, quindi io potrei essere tamarro per qualcuno che a sua volta è tamarro per me. Troppa confusione sul tema. Ecco dieci regole per riconoscere un tamarro (o zarro, truzzo, tarro, zambro).
1. La macchina: è il primo elemento, guai a chi gliela tocca. Il tamarro è golfista o alfista e non può essere entrambi nella vita. Lo riconosci da lontano perchè ha le lucette che ti fanno ciao a mo’ di “spostete che passa Nando”. Gomito, of course, fuori dal finestrino, anche con 6 sotto zero.
2. Acconciatura: anche se siamo nel 2011 l’acconciatura è rimasta quella di Jon Bon Jovi, con capello lungo, unticcio e legato a coda di cavallo per le grandi occasioni.
3. Mise toujour: varia da regione a regione. Il tamarro si riconosce per un accessorio immancabile: la fibbia che lega il portafogli alla pelle. Si riconosce anche perchè in pieno inverno gira in t-shirt. La pelle lucida va ancora di moda.
4. Mise classique: alle cerimonie il tamarro si presenta con il sopra del frac e il sotto dello smoking, spesso nero su bianco. Camicia con i ricami alla Peter di Heidi. Una testa di bufalo al posto della cravatta. Scarpe lucide spesso leopardate. Calzino bianco da tennis. Finisce sempre per servire i vol au vente ai genitori degli sposi.
5. Vacanze: ci sono luoghi tamarri per tamarri. Ibiza è in testa, se la batte con la nostrana Rimini. Il tamarro chic va anche a Sharm el Sheik. Non sa dove sia, ma non importa, l’agenzia farà tutto. Costa poco, si mangia tanto e puoi andarci d’inverno e tornare come carbonella del fochista.
6. A tavola: il tamarro si siede prima di tutti, comincia a mangiare senza aspettare gli altri. Finisce prima di tutti. Il bicchiere da vino pensa sia grande per mettercene di più (e lo piena infatti). Abbina Morellino di Scansano a tutti i piatti. Per dolce ordina la panna cotta o i profitteroles della Bindi. Il calzone con il prosciutto cotto è il suo piatto preferito. Nota a parte per il buffet: lo riconosci perchè si riavvia al tavolo con due piatti colmi a raso. Ci mette dentro di tutto, non si sa mai una carestia improvvisa.
7. Lo sport: il tamarro fa tutto, dal calcio all’arrampicata. Il suo momento di gloria arriva nei villaggi vacanza Eden quando potrà vantare al suo ritorno di essere stato campione in tutto, anche nel ping pong.
8. La musica: per il tamarro quella classica è Nino D’Angelo, Claudio Baglioni, in certi casi anche i Dik Dik. Ascoltata a manetta quella contemporanea spazia dai vari Bob Sinclair a Gigi D’Alessio remixato con delle punte di Raffaellona Carrà.
9. La famiglia: quella del tamarro di oggi si riconosce subito all’anagrafe. Se negli anni ’90 c’è stato il boom dei nomi ispirati a Beautiful (Kelly e Brook in testa), oggi sono gli Amici di Maria (i figli di Beautiful di ieri) che dettano legge. Il tamarro non tollera la famiglia allargata (e in questo fa bene).
10. Details: la sigaretta dietro l’orecchio; il sorriso delle chiappe sempre mezzo fuori; chiodo impestato di fumo; passo alla renzo lamas; suoneria del cell alta con la hit del momento; tatuaggio a cuore con le iniziali della prima fidanzatina.
Colonna sonora: Arrapaoh By Squallor