Quest’anno l’iniziativa della CGIL e della CGIL SPI della Valdichiana per diffondere la cultura del territorio e ancorare la Storia al vissuto delle nostre famiglie, prende il via dalla Scuola Media statale di Foiano. Il Segretario di zona della CGIL SPI Mauro Polezzi presenta il Partigiano Raspanti agli studenti e prima di passargli la parola, spiega brevemente ciò che unisce l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia alla storia della liberazione di quella stessa Italia dal nazifascismo.
Ezio Raspanti ritorna nella scuola di Foiano dove ha trascorso 31 anni della sua vita lavorando come bidello e ancora una volta si pone al servizio della cultura democratica, parlando agli studenti medi delle Classi 3 A e 3 B, della storia vissuta nelle Piazze e nelle Vie di Foiano.
La Dirigente scolastica, Prof.ssa Anna Bernardini lo accoglie con un caloroso abbraccio salutando con affetto il vecchio eroe, i Professori Gallorini e Tavarnese, referenti dell’iniziativa nella scuola presentano la medaglia d’argento per la Resistenza Ezio Raspanti alle due classi Terze interessate.
Il nonno racconta del quotidiano della lotta di liberazione, di quando sui muri di quelle stesse aule era scritto “Non pensare a niente, c’è chi pensa per te” a firma Mussolini, ed Ezio non si fa scappare l’occasione di attualizzare quel motto in un “ghe pensi mi”.
La narrazione procede di pari passo con la proiezione dei disegni di Raspanti che illustrano, come un vecchio Menestrello, ogni episodio saliente della Brigata “La Teppa”, sotto il comando di Licio Nencetti , con Ezio sempre disegnato con i pantaloni corti per sottolineare la sua giovane età e la sua povertà.
Il partigiano Raspanti, interrompendo la narrazione e rivolgendosi ad una studentessa “straniera” le dice:”anch’io ho subito una deportazione quando mio padre fu costretto a lasciare la Valdichiana perchè perseguitato politico dal Fascismo, e mi sono stati rubati gli anni dell’infanzia che ho dovuto trascorrere in Val d’Aosta lontano dai miei amici, dai miei nonni,dalla mia terra.
Riprende poi con nuova vèrve a raccontare dei vari episodi di quotidiano eroismo e di spontanea umanità, del Parroco, del Dottor Giorgi che curava i feriti a rischio della sua stessa vita, e delle notti passate alla macchia e della strage di pidocchi “unica stage utile”.
Parla dei Gerarchi fascisti che si riscoprono democratici dopo la Liberazione, dei Capetti scelti tra i più ottusi, e quindi più funzionali; ricorda Caligola che nominò Ministro il suo cavallo, gli scappa “ora invece sono somari”.
Nel silenzio dell’aula il Prof. Meacci interviene e attirando l’attenzione dei ragazzi sull’Eroe che sta parlando,ricorda quando, lui alunno e con la sua Classe, andarono in visita a Montecitorio, la calorosa accoglienza del Presidente della Camera Nilde Iotti , una delle tante donne “Eroi della guerra di Liberazione”, che dando del tu ad Ezio e pretendendo del tu da questi, offrì la colazione a tutti i ragazzi. E l’incontro con il Presidente della Repubblica, l’ineguagliabile Sandro Pertini che li salutò con affetto esortandoli a portare avanti l’esempio di Ezio.
La mattinata vola via tra aneddoti e informazioni storiche. Il Segretario della CGIL SPI della Valdichiana Mauro Polezzi distribuisce a tutti i ragazzi il libricino “Il nonno racconta” con i documenti relativi alla storia di Foiano, Cortona, degli anni di guerra estratti dalla “Piccola patria” di Berrettini, stampato proprio in occasione dell’iniziativa.Poi…gli appausi per Nonno Ezio, i saluti commossi e la promessa di ritornare presto