Si sono appena chiusi i seggi e ora i vari elettori aspettano con ansia (e che ansia) di conoscere i loro nuovi governatori. Più per curiosità che per deformazione professionale, mi sono divertito, meglio che andare a Gardaland, a leggere i vari programmi elettorali. Hai presente quando a 6 anni volevi il cavallo e i genitori ti dicevano “caro, cresci e te lo compriamo”. Ecco i politici (che parolone!) hanno tutti detto che ci compreranno il cavallo. Visto che il cavallo non ce l’ho ancora (e manco mi piace andare a cavallo), ho pensato che nel favoloso mondo della nostra fantasia, l’unica cosa su cui ancora non sono applicate tasse, voglio essere io il governatore de ‘stica.
Amministrare la Valdichiana sarebbe molto impegnativo. Partirei dall’aria sviluppo con una legge per incentivare chi ancora coltiva rape della Chiana, quelle dette anche polezzole, o pulezzole, o pulezze, una specie in via d’estinzione. Poi darei finanziamenti a fondo perduto al 100% per il ripopolamento della nutria nel Canale Maestro. Dal punto di vista sociale rilancerei la vita dei circoli: arci – acli – netturbini – dopo lavoro ferroviario non importa il colore, conta solo che si continui a ordinare un cynar dopo il fritto misto a pranzo. Per quanto riguarda la cultura emanerei un editto sul rispetto della bestemmia come intercalata: lo so che la bestemmia è brutta, ma vi potete immaginare un lucignano-cesa di prima categoria senza la bestemmia libera? Sul fronte turismo aprirei ai pacchetti “mercati settimanali” sulla scia dei mercatini di Natale in Alto Adige, perchè l’idea di perdere il pollo allo spiedo mi tocca nell’animo e pure nello stomaco. Sul fronte istruzione vorrei una materia nuova obbligatoria: la chiamerei “tradizione della chiana” e il testo base dovrebbe essere il dizionario di chianino di Don Sante da Farneta. Credo che la parte delle pubbliche finanze sarebbe la più difficile da gestire, ma facendo due conti spiccioli ritengo che lanciare una filiera della granocchia dop (di origine popolare) potrebbe risollevare le sorti della nostra valle e la sagra della granocchia di Brolio diventerebbe la Pontida de noantri. Ecco, credo che con questo programma il popolo della Chiana potrebbe stare meglio, senza tante preoccupazioni e soprattutto ci sarebbero davvero più rane per tutti. Colonna sonora (anzi Inno della Chiana): La Vecchia By… anonimo chianino