{rokbox title=| :: |}images/acquarubinetto.jpg{/rokbox}In merito alla notizia apparsa sulla stampa circa la presenza di arsenico nell’acqua di Foiano (e anche in quella di Marciano n.d.r.), è importante non creare inutili allarmismi e va rimarcato che i valori per tale elemento rientrano nei termini di legge e che non è stata richiesta alla Regione Toscana la proroga della deroga per questo parametro. Nello specifico il problema a Foiano è stato risolto con una serie di interventi da parte di Nuove Acque, che sono stati completati nel 2008, che ha dotato l’acquedotto di un sistema di abbattimento dell’arsenico, che è di origine del tutto naturale, a base di cloruro ferrico.
Nel 2009 è stata richiesta una deroga fino a 20 microgrammi per litro (il valore di riferimento è 10 ug/L) per motivi perlopiù precauzionali e a fini di monitoraggio. Nel 2010 le analisi indicano valori inferiori a 10 ug/L.
E’ tuttavia da notare che anche la recente decisione della Commissione Europea recita: “Per quanto riguarda l’arsenico, le prove scientifiche nei documenti indicati in riferimento negli orientamenti dell’Organizzazione mondiale della sanità e nel parere del comitato scientifico dei rischi sanitari e ambientali consentono deroghe temporanee fino a 20 μg/l, mentre valori di 30, 40 e 50 μg/l determinerebbero rischi sanitari superiori, in particolare talune forme di cancro. Pertanto occorre autorizzare unicamente deroghe per valori di arsenico fino a 20 μg/l.
Questo è confermato dal fatto che, sempre la commissione recita:
“Per quanto riguarda i valori dei parametri nelle zone di fornitura dell’acqua di cui all’allegato I, le deroghe richieste dall’Italia sono concesse fino alle date e per i valori massimi specificati nell’allegato I.”
Foiano è appunto incluso nell’allegato I.