Il 31 luglio del 2008 un devastante incendio colpiva il grande immobile del Conservatorio San Girolamo, a Montepulciano, provocando gravissimi danni al primo piano dell’edificio e distruggendo tetti e solai di un’intera ala. Oggi (4 novembre) alle ore 16.30 sarà presentato il lavoro di restauro eseguito, negli ultimi due anni, dalla Fondazione Conservatorio San Girolamo, alla cerimonia saranno presenti S. E. Mons. Rodolfo Cetoloni, Vescovo di Montepulciano, il Sindaco Andrea Rossi e Gabriello Mancini, Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Il restauro è stato presentato dal Presidente della Fondazione Conservatorio San Girolamo Paolo Barcucci e da Franca Salerno, Architetto progettista e direttore dei lavori.
Il Conservatorio di San Girolamo ha una lunga storia, fu fondato nel XVI secolo dalle suore francescane nella sede originaria in via di San Donato presso la Fortezza come monastero femminile con la più precisa denominazione di Monastero di San Girolamo in San Donato con educandato. Nel 1785, per volere del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana, fu trasformato in Regio Conservatorio, ovvero in istituto dedicato all’educazione femminile che il Granduca intendeva regolamentare per garantirne un alto livello qualitatitivo. Questa trasformazione comportò lo spostamento nella sede attuale, al posto del soppresso monastero di Sant’Agnese in San Bernardo.
Per oltre un secolo è stato il più importante istituto di istruzione femminile della città, anche se dopo l’unità d’Italia ha subito una progressiva decadenza, soprattutto economica, che ha determinato la vendita di tutti i poderi che possedeva. Dal 1924 è stato sede dell’Istituto Magistrale e dal 1941 dell’Istituto Tecnico Commerciale, dal 1948, il grande complesso ospita la Caserma dei Carabinieri.
Il Conservatorio, come è chiamato per semplicità, gode di una posizione strategica nel tessuto urbanistico di Montepulciano, con i suoi 5000 metri quadri di superfice si eleva sopra le mura del Sangallo e contiene tesori artistici di grande valore, non solo la preziosa Chiesa di San Bernardo dove è evidente la mano di Andrea Pozzo, ma anche una splendida farmacia, quadri e arredi di pregio. Di grande importanza è anche l’Archivio storico.
Quello che viene presentato è il completamento della prima fase del restauro dell’immobile, restauro che è stato possibile anche grazie al finaziamento concesso, nel 2008, dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena che ha dimostrato, ancora una volta, una grande sensibilità verso il patrimonio artistico e culturale di Montepulciano. Molto importante è stata la collaborazione con Comune di Montepulciano, in particolare nei momenti di gestione dell’emergenza.
Un fattivo aiuto è stato dato dalla Milano Assicurazioni che ha collaborato con l’erogazione di un adeguato risarcimento. Il progetto è stato realizzato dall’Arch. Franca Salerno; i lavori di ristrutturazione sono stati assegnati, dopo una gara di appalto ad invito per ditte del territorio, alla ditta Mario Bisogno di Chiusi. Questa prima fase ha interessato unicamente i tetti e la parte esterna dell’immobile, ciò nonostante, si è trattato di un’opera di dimensioni uniche in questi anni a Montepulciano. I numeri di questa ristrutturazione lo dimostrano: innazitutto è stato eseguito un completo rilievo dell’immobile; per la messa in sicurezza sono stati montati circa 1500 metri quadrati di ponteggi; sono stati risanati e consolidati 350 metri di solai di piano gravemente danneggiati; 820 metri quadri di coperture sono stati restaurati recuperando, dove possibile, i materiali originari; infine, è stato realizzato un nuovo intonaco per circa 1800 metri quadri, utilizzando malta e terre naturali, la cui scelta è stata determinata dall’analisi fisico chimica delle tracce originali presenti sulle facciate.
Questo grande lavoro restituisce alla città uno dei suoi immobili più importanti. La qualità dell’impatto visivo è evidente a chiunque entri a Montepulciano da Viale Sangallo e Porta al Prato. L’ambizioso progetto della Fondazione, secondo quanto affermato dal Presidente Barcucci, prevede, per i prossimi mesi, il restauro del tetto e della lanterna della chiesa e, successivamente, il totale recupero della parte interna con l’apertura al pubblico di un percorso museale che collegherà la Chiesa di San Bernardo alla Farmacia e alle altre sale. L’attività istituzionale della Fondazione comprenderà anche attività didattiche ed esposizioni temporanee che si svolgeranno in un’altra area di prossimo restauro. Il Conservatorio si candida, quindi, a diventare il secondo polo attrattivo e culturale della città dopo la Piazza Grande