L’etruscologa americana, che ha insegnato anche al S. Chiara Study Centre, si occupa da anni di studi sulla religione etrusca e romana e di archeologia etrusca ed italica.
Ha lavorato a Murlo (Siena) con la Scuola Americana ed ha studiato le statue acroteriali maschili con “sombrero”. Attualmente cura un settore di studi del Santuario di Poggio Colla a Vicchio nel Mugello.
Nel settore, è nota per la sua opera “ The Gods and the place” del 1987.
In più occasioni, ha messo in evidenza l’importanza della scoperta dell’area sacra etrusca di Castiglion Fiorentino e ha riconosciuto la pertinenza dei bronzetti di Brolio al territorio di castiglionese.
Nell’opera da lei curata “Deliciae Fictiles III – Atti di un convegno sulle terrecotte architettoniche templari” (2007), ha voluto che fossero messe in evidenza le scoperte del tempio etrusco castiglionese.
In un recentissimo articolo apparso in Svezia ha pubblicato le scoperte dell’area del Cassero e l’importanza della porta etrusca castiglionese.
L’argomento della conferenza ripropone la tematica della simbologia della porta etrusca aperta o chiusa e quindi il rapporto tra abitato e territorio esterno, facendo confronti con altre porte di insediamenti etruschi come Ghiaccioforte (Grosseto) e Murlo (Siena).
“E’ senza dubbio un onore avere a Castiglion Fiorentino una studiosa di questo livello” tiene a precisare il Direttore dell’ICEC Margherita Scarpellini.
