{rokbox title=| :: |}images/faustotenti.jpg{/rokbox}Analizzando i dati, forniti dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR) sulla produzione totale di rifiuti nella provincia di Arezzo relativa al 2009 (pari a 205.272 tonn.) emerge che gli esperti dell’ATO Rifiuti avevano – a fine 2007 – sovrastimato la quantità che si sarebbe prodotta alla fine di quell’anno. La realtà dimostra che, rispetto alle 226.335 tonn. previste nelle loro stime per il 2009, sono state prodotte circa 21.063 tonn. in meno (9,31%) di rifiuti.
Tutto ciò, sommato agli stessi errori di simulazione relativi agli anni passati, fanno pensare che non di errori si tratti, ma di evidenti forzature per sovrastimare la produzione di rifiuti, al fine di dimostrare la necessità di costruire un nuovo inceneritore a San Zeno, che bruci il doppio di rifiuti dell’attuale. Infatti, il trend ha visto addirittura diminuire i rifiuti nel 2009 rispetto al 2008 (tonn. 208.694) e quanti fra questi sono rifiuti speciali travestiti da urbani? Bisogna considerare che la riduzione dei rifiuti è strutturale e collegata alla contrazione dei consumi e della produzione: affiancando ad un vero potenziamento della Raccolta Differenziata in tutta la nostra provincia, ferma ad un ridicolo 182 Kg. pro capite (ogni cittadino toscano, in media, nel 2009 ha raccolto 237 chili di rifiuti differenziati, ma i chili pro capite sono stati a Firenze 245, a Grosseto 195, a Livorno 245, a Lucca 302, a Massa-Carrara 186, a Pisa 213, a Pistoia 196, a Prato 317, a Siena 261…noi siamo gli ultimi con 182) alcune politiche, anche locali, di ulteriore contenimento di produzione di rifiuti (es. accordi con la grande distribuzione) risulta chiaro a tutti l’assoluta inutilità di costruire un nuovo impianto più grande dell’attuale! La conclusione è: quale entità preme per fare a-tutti-i-costi il nuovo inceneritore – nonostante l’evidenza – ma soprattutto quali interessi tutela?