CGIL Valdichiana considera positivamente la posizione espressa dal partito più rappresentativo della zona in tema di sanità. E ritiene opportuno ricordare che la Cgil stessa aveva lanciato l’allarme il 14 febbraio 2015, non ottenendo, però, la dovuta attenzione.
A distanza di un anno e mezzo, il partito di maggioranza si accorge che il livello di produttività delle prestazioni chirurgiche dell’Ospedale Santa Margherita si è abbassato causando disagio tra gli utenti. Se la consapevolezza del necessario rafforzamento di questa struttura fosse stata acquisita agli inizi del 2015, sia a livello politico che istituzionale, oggi non saremmo probabilmente costretti a lamentare un abbassamento del livello e la diminuzione degli interventi sia di ortopedia che di chirurgia generale allungando ulteriormente i tempi di attesa. In altre parole, la stalla è stata chiusa quando ormai i buoi erano usciti.
CGIL Valdichiana ritiene che ad oggi ci sono tutte le condizioni per recuperare, anche se le condizioni sono sempre più difficili.
Il Governo continua a tagliare le risorse al Servizio sanitario nazionale, la Regione Toscana nella Legge Regionale 84 del 28 Dicembre 2015 all’Art. 32 introduce le sperimentazioni gestionali con convenzioni. Pertanto si potrebbe verificare la non volontà a tagliare le liste di attesa proprio per indirizzare i cittadini non verso il servizio pubblico ma quello privato, cosa già avvenuta fino oggi con le lunghe liste di attesa e con l’introduzione di ticket più elevati rispetto a quanto si paga al privato.
S.Margherita deve rimanere “ospedale di base”, secondo le indicazioni degli ultimi Decreti del Ministero della Salute. Questa è una struttura dotata di Pronto Soccorso con personale proprio e letti di osservazione breve intensiva, con presenza di medicina interna, chirurgia generale, ortopedia, anestesia, servizi di diagnostica strumentale e di laboratorio attivi in 24 ore. Perciò è necessaria la copertura dei posti di lavoro che in questi anni sono stati persi all’interno del plesso ospedaliero Santa Margherita, e utilizzare al 100% tutte le attrezzature in dotazione e rafforzare con investimenti come già stanno facendo in ospedali vicini al nostro.
In ogni caso non ci dovranno essere diminuzioni delle attività, né l’Ospedale deve perdere le attività urgenti, che sono proprio le risposte che il nostro territorio comunale necessita, né vogliamo l’implementazione quale “contentino” di attività a intensità di cura più bassa.
Le Aziende Sanitarie Locali devono rispondere almeno alla logica della domanda e dell’offerta: quando aumentano le commissioni nelle aziende serie si aumenta l’occupazione e i macchinari sono utilizzati al 100% e non si inviano alla concorrenza e cioè al privato, come sta accadendo nella Sanità Pubblica.
CGIL Valdichiana intende difendere la sanità pubblica nel nostro territorio e mettere a punto una piattaforma rivendicativa territoriale , coinvolgendo tutti i cittadini.