{rokbox title=| :: |}images/totti1.jpg{/rokbox}Totti, non per volontà sua, sembra stia iniziando una certa parabola discendente. Ieri, a Genova contro la Samp, è entrato al novantunesimo, con la squadra sotto per 2 – 1. E’ stato fatto entrare come un novellino qualsiasi da Ranieri, il quale sembra stia iniziando a fare come qualche anno fa con Rui Costa a Firenze, che veniva sistematicamente sostituito.
Siamo alla fase finale di una straordinaria carriera o ancora questo campione potrà dare qualcosa? A Ranieri l’ardua sentenza!
Nella giornata di ieri, tutta disputata di domenica, sorprese a go – go. Il Milan, già campione d’inverno, va sotto per tre volte con l’Udinese grazie ad un Di Natale stratosferico e ad un Sanchez su cui l’Inter ha messo gli occhi, ma un super Pato ed il solito Ibra regalano, alla fine, un pirotecnico 4 – 4! Certo che l’assenza di un giovincello come Nesta si vede…
A quattro punti di distacco sale il Napoli, che nel posticipo delle 20e45 surclassa la Juve, che sembra tornata quella dell’anno scorso. Tre inzuccate di Cavani la dicono tutta sulla bontà della difesa bianconera. L’innesto di Toni a poco serve, anche se i pochi guizzi bianconeri sono ad opera sua. Il crollo della Juve, la stagione passata, iniziò proprio alla fine del girone d’andata…urgono rinforzi, cara dirigenza. Un terzino ed una punta al verso. Cosa dire del Napoli? Chapeau!!!!!!
La Lazio sente tutto il peso dei suoi 111 anni e si fa battere, inopinatamente, in casa dal Lecce, che fino ad ora aveva ottenuto solo un punto in trasferta, rilanciandosi, così, nella corsa per la salvezza. Brusca frenata, invece, per i biancocelesti, a cui non basta la zampata dell’eterno Stefano Mauri. Zarate, sull’ 1 – 1, si divora una gran bella occasione.
L’Inter, con due tiri e poco più, supera un ottimo Catania, che nelle ultime due partite raccatta tanti applausi, ma zero punti. Una doppietta di Cambiasso rende vana la marcatura di Gomez. E’ vero, le grandi squadre vincono anche così, ma l’Inter di ieri è stata solo una brutta copia di quella che aveva brillantemente superato il Napoli e Leonardo dovrà imprimere un proprio marchio se vorrà portare i nerazzurri a lottare ancora per lo scudetto.
La Roma passa in vantaggio con un goal strepitoso di Vucinic, ma poi resta in 10 con l’espulsione del portiere Julio Sergio e, con due erroracci di Juan, si fa rimontare. Prima Pozzi su rigore e poi l’ex ascolano Guberti rilanciano le ambizioni europee del team di Di Carlo. Abbassa, invece, le sue pretese, la squadra giallorossa.
Le altre partite: salomonici pareggi in Chievo – Palermo e Cesena – Genoa; in ogni caso, meglio un punto che nulla. Il Palermo aggancia la Juve, il Chievo ottiene un punto importante per la salvezza, come il Cesena, mentre il grifone si deve accontentare, visto che più di così non può dare.
Partita da cardiopalma a Firenze, dove la Viola, sotto di due reti a poco più di venti minuti dalla fine con il Brescia, rimonta con Gilardino, Santana e Ljiacic, ottenendo tre punti di platino. Sprofonda, invece, il Brescia.
Come si diceva, Donadoni non conosce il pareggio e così è stato anche ieri. Vittoria per 2 – 1 a Parma, con doppietta di Acquafresca ad interrompere una miniserie negativa. Al Parma non basta un super Giovinco.
A lunedì
Stefano “ Steve the broker “ Bertini