Dal 15 al 18 settembre è in programma a Lucignano la festa dedicata alla Madonna della Querce. Una festa di popolo che da tanti anni declina perfettamente una devozione molto forte della popolazione locale verso l’immagine miracolosa della Vergine collocata nell’altare maggiore del Santuario sito poco fuori del centro storico lucignanese. La festa di quest’anno – organizzata come sempre dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo con l’aiuto di diversi cittadini che fanno parte della omonima Compagnia Religiosa – si incentra su un ricco ed articolato programma, nel quale non mancano per la verità aspetti innovativi di particolare interesse.
Infatti, proprio nel giorno di apertura dei festeggiamenti, è prevista una conferenza tenuta da Padre Emanuele Cattarossi, Segretario dell’Istituto Storico dei Servi di Maria, ovvero l’ordine che provvide alla a partire dal 1564 alla costruzione della chiesa. Si tratta di una interessante novità introdotta quest’anno dal Comitato dei Festeggiamenti con alla sua testa il Parroco Don Fiorenzo Brocchi, tesa a illustrare la secolare vicenda storica di questo bellissimo santuario mariano, attribuito al Vasari o ad artisti operanti nella sua cerchia.
In realtà, la storia di questo edificio sacro meriterebbe una lunga dissertazione, poiché poggia le sue fondamenta su di una leggenda particolarmente cara alla gente del posto. Secondo la suddetta leggenda, nel 1417, un pittore di nome Feliciano Batone dipinse in una piccola maestà, situata sotto una grande quercia, una Madonna Addolorata. Un eremita senese, Francesco Maria Boninsegni, in quei tempi andava dicendo che a Lucignano c’era un grande tesoro, senza però rilevare in che cosa consistesse. Ed è sempre la tradizione che ci tramanda la notizia del primo miracolo, avvenuto l’8 agosto 1467, allorché un giovane nobile senese, inseguito dai nemici, sentendosi ormai perduto, si fermò a pregare e supplicò questa sacra immagine affinché fosse salvato. I nemici, o perché il cavaliere fu reso invisibile, o perché rimasero confusi nella loro caccia speitata, non lo videro e il giovane pertanto si salvò. La notizia si propagò rapidamente e il miracolo divenne ben presto accettato dalla gente di Lucignano, che cominciò a venerare l’immaginetta della Madonna. Dopo questo fatto prodigioso crebbe enormemente il culto per questa immagine e l’eremita Boninsegni manifestò a tutti che il gran tesoro di Lucignano era costituito dalla Madonna della Querce. I fedeli, allora, costruirono una piccola cappella di tavole (di legno) e nel successivo mese di ottobre del 1467 vi fu celebrata la prima messa con una straordinaria partecipazione popolare. Il Vescovo di Arezzo, Lorenzo Acciaioli, poiché il numero dei devoti tendeva a crescere sempre di più, ordinò nell’anno successivo la costruzione di una nuova cappella in muratura, più grande della precedente.
Sicuramente leggenda e realtà si sono intrecciate per cui, forse, la leggenda non è da intendersi come interamente tale, mentre vi sono frammisti elementi reali che, per mancanza di riscontri oggettivi, risultano di difficile lettura e separazione. Resta il fatto che comunque è rimasto inalterato nel tempo il culto verso l’immagine della Vergine “della Querce” e il forte legame della popolazione di Lucignano nei riguardi del Santuario.
Tornando velocemente al programma di quest’anno, va detto che lo stesso prevede naturalmente diversi momenti di carattere sacro, con la celebrazione di riti religiosi nei 4 giorni di festa e una suggestiva processione in notturna ( che partirà alle ore 21 di venerdi 16 dalla Collegiata sino al Santuario). Sono previsti anche una serie di iniziative legate agli anziani e ai bambini, con programmi divertenti per costoro. Domenica poi interverrà anche la Banda Comunale “Rosini” con un servizio come sempre qualificato e particolarmente gradito dai tanti visitatori della Festa. Ovviamente, come da tradizione, non manca la possibilità di degustare le numerose prelibatezze gastronomiche preparate da rinomati chef di Lucignano, da consumare all’interno dello stand adiacente alla chiesa.
Non ci rimane quindi che invitare tutti quanti ad una festa così semplice e genuina, da sempre nel cuore della gente di Lucignano.
Guido Perugini