E’ iniziata da qualche giorno la campagna di rinnovo abbonamenti alla stagione teatrale del Signorelli a Cortona. Un cartellone vario e “appetitoso”, anche quello di quest’anno. Abbiamo sfogliato la brochure del programma, ancora fresca di stampa, insieme ad Alfredo Gnerucci, da tanti anni fra le più vivaci ‘anime’ della cultura di Cortona, che dopo una lunga esperienza all’interno dell’Amministrazione Comunale coadiuva l’Accademia degli Arditi nella scelta degli spettacoli.
“Sollecitare l’attenzione del pubblico verso la nostra offerta teatrale è la vera sfida di ogni stagione” ci ha detto Gnerucci, che ha aggiunto “quest’anno in particolare facciamo i conti con una concorrenza di qualità, mi riferisco al Petrarca di Arezzo che riapre i battenti con un bel cartellone al quale il Teatro Signorelli risponde con un cartellone altrettanto importante, attento alle novità. Di questo dobbiamo ringraziare la Fondazione Toscana Spettacolo che ogni anno ci mette a disposizione un ricco plafond di spettacoli a cui attingere per la costruzione della stagione teatrale”
“Non dimentichiamo che il pubblico del Signorelli non è solo locale; viene dal senese, dall’Umbria ma anche da Arezzo e le obiettive difficoltà per raggiungere Cortona e il teatro nel centro storico, i problemi di parcheggio, devono essere quantomeno ripagate da una proposta teatrale di qualità nei contenuti e negli interpreti”
La promessa è stata indubbiamente mantenuta, se consideriamo che la stagione teatrale 2016/2017 accontenterà tutti i gusti e si preannuncia di grande livello. Torna il Musical, con Gianpiero Ingrassia e la Compagnia della Rancia. Grande attesa per “Filumena Marturano” di Lialiana Cavani, con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijese,che già ha commosso il pubblico dell’ultimo Festival di Spoleto. Prima volta a Cortona per Rocco Papaleo e il suo coinvolgente spettacolo di teatro-canzone. Prima volta anche per Laura Morante nei panni di una “Locandiera” liberamente ispirata a Goldoni e per Fabrizio Bentivoglio che inaugurerà la stagione con “L’ora di ricevimento”, un testo di Stefano Massini per la regia di Michele Placido.
Coppia inedita, Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, nell’adattamento italiano di una commedia di Dyer sulle fragilità e il vissuto di una coppia di barbieri gay londinesi e ancora, tante risate e qualche dolorosa riflessione, con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti, in una commedia che affronta con ironia e leggerezza un altro tema complesso che è quello delle malattie mentali.
Due i balletti proposti quest’anno. A dicembre”Romeo e Giulietta”con il Junior Balletto di Toscana e a marzo, a chiudere la stagione teatrale cortonese, “Rossini overture” con le coreografie e la regia di Mauro Astolfi, uno dei maggiori coreografi europei contemporanei.
“E’ una forma artistica a cui il Signorelli tiene molto – ci dice Gnerucci – che inseriamo per soddisfare una fetta di pubblico che apprezza questo genere, ma anche per renderla più popolare presso il pubblico del teatro”
In città, intanto, si fanno i primi commenti sul cartellone e si scelgono i turni di abbonamento. Anche quest’anno, dunque, il Signorelli accompagnerà il nostro inverno e non solo con il teatro ma anche con il cinema.
“Al di là del gradimento della proposta teatrale del Signorelli, credo che il vero successo di questo teatro sia riuscire a tenere aperto il cinema – ci dice Gnerucci- che resiste all’attacco delle vicine multisale, ormai diventate veri e propri outlet. Spesso la gente dà per scontata la realtà del teatro – cinema dimenticando lo sforzo che l’Accademia degli Arditi fa per coprire i costi di manutenzione, le spese per i servizi, il personale e preservare il valore artistico – culturale. Una città che ha un teatro e un cinema è una città viva culturalmente ed anche economicamente, i piccoli imprenditori locali dovrebbero tenerlo a mente e sostenere maggiormente il Signorelli con le sponsorizzazioni”
Sfogliare la brochure della stagione teatrale del Signorelli insieme ad Alfredo Gnerucci, è stato davvero interessante e illuminate: sono venuti fuori racconti preziosi e spesso divertenti su tanti incontri con artisti che hanno frequentato Cortona appena “l’altro ieri” e che hanno dato a questa città la fama e il lustro nel mondo di cui tutt’oggi gode di riflesso. Si è parlato anche di esperimenti, quali ad esempio i laboratori teatrali portati avanti fino agli inizi degli anni duemila, che sarebbe bello veder tornare a fiorire nella nostra città; così come alcuni “arditi” progetti artistici prodotti da una vivacità culturale (sempre dell'”altro ieri”!) di cui Cortona, oggi, avrebbe più che mai bisogno.