Il penultimo giorno di Festival è stato ricco di iniziative ed eventi. Anzitutto, è emerso il lato più sociale e solidale del Mix, con gli eventi sulla fame nel mondo della mattina e quello sul razzismo del pomeriggio (con Guido Viale). È stato il giorno della lezione del professor Giovannetti della Normale di Pisa, con conseguente Hackaton, la “maratona di hackers” – scopriremo oggi quali risultati hanno conseguito i geni di Sant’Agostino. Ma è stato anche il giorno del jazz, grazie a sua maestà Enrico Rava, IL trombettista jazz italiano per antonomasia.
Rava ha 75 anni, e la sua memoria musicale rimanda alla gloriosa tradizione degli 88 giri, quando la musica si acquistava nei negozi di dischi conversando con gli altri avventori e conoscendo in tal modo le tendenze del momento. All’epoca, l’aspetto della copertina del vinile aveva un ruolo non secondario nell’incentivare all’acquisto, un po’ come accade con i libri. Rava si è esibito con mostri sacri del jazz come Miles Davis, ai tempi in cui viveva a New York e lavorava per la Blue Note. Il suo incontro con il jazz avviene attraverso i dischi del fratello maggiore, in particolar modo quelli di Louis Armstrong che lo avvicinano alla tromba (ma la musica era nella tradizione di famiglia: la madre era una pianista).
Dopo essersi raccontato nel bell’incontro a Sant’Agostino, Rava ha portato il suo nuovo quartetto al Teatro Signorelli per una serata all’insegna della buona musica. La «formazione dell’anno 2015» secondo i lettori di Musica Jazz comprende il chitarrista Francesco Diodati, il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Enrico Morello. I 75 anni del leader della band sembravano molti meno: «ho sempre bisogno di andare avanti o indietro, non posso stare fermo. Quando suono ho bisogno di sorprendermi», ha dichiarato lui stesso. Eccellenti anche i collaboratori, dal chitarrista che «lanciava saette melodiche e tonalità tenue ma fulminanti» (come afferma il nostro Danny Irons) e il contrabbassista «che si impadroniva dello strumento in modo carnale» (ibidem). Il ritmo incalzante della batteria guida tutti, lasciando al boss del quartetto l’occasione per l’improvvisazione.
Il programma di oggi, domenica 7 agosto (ultimo giorno)
- 11.00, Fortezza del Girifalco, Michelangelo. Io sono fuoco, con Costantino D’Orazio. Lo storico dell’arte Costantino D’Orazio veste i panni di Michelangelo Buonarroti, raccontando in prima persona come scaturivano le idee per le sue opere e portando alla luce le emozioni e i tormenti che hanno animato la sua vita privata, i suoi legami con la famiglia, i committenti, gli amici, i rivali.
- 17.30, Centro Sant’Agostino, Ciao: Walter Veltroni intervistato da Francesco d’Ayala.
- 19.00, Centro Sant’Agostino, Scegliere se stessi contro il destino: Nicolai Lilin intervistato da Alessandra Tedesco.
- 21.30, Piazza Signorelli, Ian Anderson & Jethro Tull (a pagamento – posti esauriti).