In quest’ultimo weekend si sono fronteggiate due diverse concezioni di ‘evento‘, con diverse gradazioni di quello che in Berlinguer ti voglio bene sarebbe stato definito ‘il culturale‘ e ‘il ricreativo‘. Da un lato Cortona, col Mix, un cocktail di varie forme d’arte con personaggi importanti e spettacoli di qualità e dall’altro Arezzo col neonato Back in time che ha elevato all’ennesima potenza un concetto molto di moda, quello della rievocazione storica, coinvolgendo i vari gruppi del territorio e sfruttando anche, per la prima volta dopo anni, la bellissima Fortezza da poco riaperta
Realtà diverse, giunte dai colori politici diversi, scelte differenti.
Ovviamente il mio gusto personale mi rende molto più attraente il Mix, ma senza dubbio se l’obiettivo del Back in Time era quella di riempire la città di gente la riuscita è stata notevole.
Ad ogni modo, per mantenermi sul giusto livello di indie voglio spendere qualche parola per due rassegne indubbiamente ‘minori’ e meno presenti sulla stampa, che però a mio avviso sono state ben realizzate e hanno centrato il loro obiettivo pur con livelli di spesa assai ristretti e lontanissimi dalle cifre investite ad Arezzo e Cortona
La prima è la Sagra del Cinema, che per il secondo anno è andata in scena a Castiglion Fiorentino. Da appassionato di questa arte non posso che complimentarmi ancora con gli ideatori e con la giunta castiglionese che ha creduto in questo progetto. L’atmosfera è piacevole, gli ospiti di livello, i film semplicemente belli. Visti in un luogo meraviglioso come il Cassero guadagnano ancora di più. Devo poi un ringraziamento personale a chi organizza e ha pensato ancora una volta di coinvolgermi, stavolta intervistando un idolo della mia infanzia, nonchè assoluto maestro del nostro cinema, come Maurizio Nichetti
Lode poi anche al Festival Musicale Savinese, fulcro del Festival delle Musiche che si estende un po’ in tutta la Valdichiana. Gli eventi di Monte San Savino sono delle piccole gemme, in luoghi molto belli come il Palazzo Comunale, che ha un chiostro e un giardino da fare invidia a chiunque. L’impronta classica del festival è adeguata all’ambiente e la serata dedicata alla rievocazione di un tipico matrimonio ebraico (con riferimento alla presenza ebraica a Monte San Savino, una storia durata diversi secoli) è stata realizzata con maestria e attenzione al dettaglio, riportando fra l’altro un successo di pubblico molto significativo. Il festival ha saputo poi collegarsi bene con l’altra proposta attualmente presente al Monte, ossia la mostra su Andrea Sansovino
Insomma: dopo l’eccellente Cortona in Move arriva la riprova che in Valdichiana si lavora bene, le idee ci sono e la gente partecipa. E questa estate 2016, per ora, ci piace parecchio