“Malgrado le precisazioni delle autorità sanitarie toscane, la diagnosi genetica pre-impianto eseguita nell’ospedale di Cortona realizza per la prima volta una selezione eugenetica nell’ambito della procreazione medicalmente assistita. In quale altro modo, infatti, può essere definita l’individuazione dell’embrione sano tra i tre disponibili se non come selezione della specie?”.
Lo ha affermato il deputato Gian Luigi Gigli (gruppo parlamentare ‘Democrazia Solidale-Centro Democratico’ della Camera) e presidente del Movimento per la Vita italiano a proposito della cosiddetta ‘amniocentesi anticipata’ eseguita nell’ospedale di Cortona (Arezzo).”Pur riguardando stavolta esseri umani allo stadio di sviluppo embrionale, non possono non tornare alla memoria – ha sottolineato Gigli – analoghi tentativi di selezione portati avanti su esseri umani adulti in periodi tragici della storia recente. Se passa il concetto che il portatore di deficit genetici, anche in caso di malformazioni del tutto compatibili con la vita come nel caso toscano, possa essere sacrificato alla ricerca di un’astratta idea di salute, ci sarà ancora meno posto per i disabili in una società fatta solo a misura dei ‘sani e belli’, nella quale domina la cultura dello scarto”.