La riconversione dell’ex zuccherificio di Castiglion fiorentino in Polo delle energie rinnovabili dovrebbe essere stata esclusa definitivamente dagli incentivi a seguito dalle disposizioni del decreto 23 giugno 2016 «Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico», emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente.
Tale provvedimento, di fatto, dovrebbe perciò determinare l’abbandono del progetto di C. Fiorentino da parte della società proponente, in quanto i progetti ammissibili agli incentivi, comprensivi di quelli già ammessi o qualificati, corrispondono ora ad una potenza complessiva di 83 MW, ridotta rispetto alla precedente configurazione.
Tuttavia la caparbietà della PowerCrop insegna che non bisogna mai allentare l’attenzione. Per chiarire definitivamente la questione la deputata M5S aretina Chiara Gagnarli ha ritenuto opportuno chiedere per iscritto al Governo di confermare l’abbandono del progetto di realizzazione dell’impianto di Castiglion fiorentino, specificando quali siano gli impianti che non saranno più riconvertiti in centrali energetiche alimentate a biomassa e quale sia il loro futuro utilizzo.
Il progetto di C. Fiorentino – ricorda la portavoce M5S Gagnarli – è stato bloccato in data 29 aprile 2014 con deliberazione n. 204 dalla Giunta provinciale di Arezzo per incompatibilità ambientale, in linea con la relazione finale del comitato di inchiesta pubblica che fu istituito precedentemente. Da quel momento, la società PowerCrop ha provato ad opporsi, prima impugnando la delibera provinciale presso il TAR Toscana, che respinse, e da ultimo al Consiglio di Stato, che ha anch’esso respinto il ricorso dei legali della PowerCrop ritenendo corretti i pareri negativi resi dalla Regione Toscana e dalla Sovrintendenza, confermando l’inidoneità dell’area di Cà bittoni alla realizzazione di questa centrale.
Speriamo di poter mettere presto la parola fine a questo capitolo – conclude la portavoce aretina – per far si che la comunità di Castiglion Fiorentino si dedichi con tutte le energie ai progetti alternativi per rifunzionalizzare l’area con usi compatibili con la natura dei luoghi.