Sono oltre mille gli iscritti ai Campionati Italiani Master di Atletica Leggera, i ‘tricolori’ destinati a tutti coloro che praticano atletica e che hanno da 35 anni in su. Quest’anno la competizione si svolgerà nel prossimo weekend ad Arezzo, segnando così un ‘battesimo del fuoco’ per la nuovissima struttura del Campo Scuola Comunale e il ritorno dell’atletica che conta in terra aretina, dopo tanti anni di oblio. Costruito su iniziativa del Comune e della Provincia, lo Stadio di atletica è stato realizzato dalle precedenti “gestioni” politiche ed è operativo da circa un paio di anni
Il numero di iscritti del Campionato dimostra come l’atletica sia ancora uno sport molto popolare e praticato e che anche la dimensione ‘over‘ mantenga un rilievo numerico importante.
Per Arezzo, ovviamente, è un bel risultato. Aldilà del fatto (poco rilevante) che in gara ci siamo io e mio padre Valter oltre che una nutrita pattuglia di aretini iscritti alle varie società del territorio, è ovvio che la stragrande maggioranza degli iscritti verranno da fuori, portando con sè familiari, accompagnatori, amici, con una notevole ricaduta sul piano turistico: dormiranno negli alberghi, consumeranno nei e bar e nei ristoranti combinando così la dimensione sportiva con quella del relax, facendosi in pratica una vacanza in terra toscana
L’investimento fatto inizia quindi a portare un ritorno importante e Arezzo può candidarsi come una delle sedi per le principali gare di atletica nazionali, visto anche che per la nota penuria di strutture adeguate la concorrenza non è moltissima, nemmeno nel centro Italia.
Analogo ragionamento, ma più in grande, fu fatto alcuni anni fa ad Ancona dove si costruì un palaindoor che adesso ospita nesi mesi invernali praticamente tutti i campionati nazionali. A marzo siamo stati lì per i campionati europei indoor, con quasi 4mila atleti da tutta Europa. In pratica, da Gennaio ad Aprile, la città accoglie da 1000 a 3000 atleti ogni weekend
Il ritardo della Valdichiana su questo è imbarazzante e ormai, dopo il passo fatto da Arezzo, non si sa se abbia senso provare a colmarlo. Le poche piste esistenti, create fra gli anni ’70 e ’80 sono tutte in asfalto, scelta miope dell’epoca, e quindi inutilizzabili per discipline quali salti, velocità, ostacoli ecc. Un po’ migliore è la situazione sul lato senese, con Montepulciano e Torrita, tant’è che la presenza di gomma in luogo dell’asfalto ha creato le condizioni per la ‘nascita’ di una campionessa quale Chiara Bazzoni
Si dice che non ci sono i praticanti e le società, ma è anche vero che praticanti e società non nascono se non ci sono le strutture. Se ti viene voglia di fare atletica questa ti passa velocemente quando scopri che non c’è un posto dove praticarla. Correre, peraltro, è di moda anche da noi, ma ci sono solo runner (quelli che una volta si chiamavano podisti) e nessun atleta, perchè non si può allenarci sui 100 metri, o sui 400 ostacoli, o sul salto il lungo su una superficie di asfalto.
L’errore grosso, quindi, è stato fatto anni fa. Per rimediare, però, si potrebbe pensare a soluzioni economiche e di compromesso che lascino a chi, giovane e meno giovane, si appassiona all’atletica la possibilità quantomeno di verificare le sue potenzialità e la sua passione, prima di passare (nel caso abbia velleità agonistiche serie e talento) su altri impianti come quello di Arezzo