{rokbox title=| :: |}images/tg24sky.jpg{/rokbox}Non posso non trovarmi d’accordo con Michele quando scrive, abbastanza nauseato, di ‘giornalate’ e partiti e persone ‘dal comunicato stampa facile’ che, anche magari dicendo cose condivisibili, hanno però il vizio di rifuggere i normali luoghi della politica preferendo la facile ribalta dei media. E’ un male tutto Italiano, credo, paese in cui l’escamotage diventa sempre più la regola ed essere furbi vivendo giorno per giorno sembra essere più importanti che essere preparati e guardare al lungo periodo.
Tutto questo nella vita quotidiana e, di conseguenza, anche nell’opinione pubblica.
Un’altra grande anomalia che mi è sovvenuta in mente oggi, vedendo uno spot di Sky, è la totale assenza di quello che negli altri paesi mondiali è pressochè abituale: il confronto diretto, anche e soprattutto televisivo, fra i leader dei diversi schieramenti.
Da noi i talk-show politici sono pieni di n.2, n.3, colonnelli e marescialli, ma manca sempre il capo. Il capo, se si fa vedere, ci va quando sa bene che sarà ospite unico, senza nessuno, se non un giornalista o due (spesso compiacenti). Oppure si limita a fare comizi in piazza, alle manifestazioni, ai congressi, alle conventions.
I leader non si parlano mai e si rispondono a mezzo stampa. Magari nelle aule preferiscono starsene zitti, aspettare. Ma aspettare cosa? La prossima idea per un coup-de-theatre mediatico.
In questo modo, cari miei, è tutto troppo facile. Viene da dire che basta avere l’idea, basta avere un bel ghost writer e un bel pool di strateghi che ti tengono sotto controllo la situazione e ti dicono cosa fare, cosa dire e quando farlo e il gioco è fatto. Ma allora la politica può farla davvero chiunque, possiamo metterci anche un burattino o un robot!
Viva viva il gran duello, quindi, anche e soprattutto in Tv.