La politica ormai è diventa un circo, dove le parole fanno più giravolte dei trapezisti, per questo non siamo rimasti stupiti leggendo le dichiarazioni del Sindaco di Castiglion Fiorentino il quale auspica una federazione delle liste “Civiche” in provincia di Arezzo. L’uomo ha fiutato il vento dell’antipolitica e vorrebbe reinventarsi campione del “civismo”, magari strizzando l’occhio ai cinque stelle.
Ma almeno i cinque stelle hanno un’idea di cosa fare, Agnelli invece proprio non lo sa.
Vuol cucinare un minestrone mescolando liste civiche, movimenti di base, coalizioni trasversali, vanno bene tutti, purchè picchino in testa al PD.
Già questo la dice lunga quale sia l’idea “civica” del Sindaco di Castiglion Fiorentino. E’ l’ennesima capriola di chi “civico” non è mai stato in vita sua. Come può esserlo uno che siede da vent’anni in consiglio comunale ed è passato di maglia più volte: dalla DC al CDU a Forza Italia?
Ormai l’hanno capito tutti che di civico in certe amministrazioni comunali c’è ben poco, dietro sigle fantasiose ci sono bene o male i partiti. Non a caso, giustamente, dal suo punto di vista, il consigliere regionale Mugnai di Forza Italia ha fatto festa per la vittoria ad Anghiari, per il ballottaggio a Montevarchi così come a suo tempo esultò per il successo a Castiglion Fiorentino.
Quello che non riusciamo a capire è perché Agnelli si vergogni di dire che appartiene anima e cuore al centrodestra. Il coordinatore comunale di Forza Italia, nonché commissario liquidatore del Serristori, in una intervista è stato chiaro: quella di Castiglioni è una amministrazione di destra, punto e basta. Agnelli non lo dice, però quando si tratta di omaggiare i suoi patron politici (Tajani, Bergamini & c) ridiventa miracolosamente di Forza Italia.
Non c’è niente di male a essere di destra, i Castiglionesi sanno benissimo di quale colore sia la maggioranza che attualmente li governa, dunque non c’è bisogno di fare gli ipocriti. Tanto più che per quest’amministrazione parlano i fatti: posizioni retrograde in tema di diritti civili, aggressioni verbali ai Consiglieri Comunali, atteggiamenti di prepotenza, presentazione di libri “nostalgici” del ventennio, per non parlare della tassazione locale pensata per favorire i grandi a discapito dei piccoli. Si abbassano le tasse per pochi e si lasciano ai massimi livelli per commercianti, artigiani e famiglie. Davvero un bel capolavoro di equità.
Chi fa politica deve presentarsi davanti ai cittadini senza maschere. Dopodiché saranno gli elettori a fare le loro scelte. Basta con questo camaleontismo che prende per i fondelli la gente e serve solo a conquistare la solita paginata sui giornali.
PARTITO DEMOCRATICO DI CASTIGLION FIORENTINO