Il Sindaco Agnelli tenta, con notizie “bomba”, di finire ogni volta sulle pagine dei giornali: ha iniziato con gli immigrati, “ce ne sono troppi a Castiglioni”, omettendo di dire che lui sapeva dell’arrivo di questa gente nelle strutture castiglionesi parecchi mesi prima e non ha fatto niente. E’ seguita la crociata per i crocefissi nei luoghi pubblici.
Passa qualche giorno e ci si accorge che i crocefissi nessuno li aveva tolti, e gli operai, spediti nelle scuole con chiodi e martello, sono subito tornati indietro.
L’ultimo “bombone” è quello sulle Unioni Civili. Agnelli tuona dal pulpito: “non intendo celebrare unioni civili tra omosessuali”.
Inizialmente aveva parlato di matrimoni, poi qualcuno deve avergli detto che non di matrimoni si tratta ma di una cosa diversa. Il decreto Cirinnà, attualmente in discussione, non parla infatti di matrimonio ma di unioni civili tra persone dello stesso sesso, da ratificare davanti a un ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni.
Nessuno obbliga il Sindaco a partecipare, per cui la sua “obiezione civile” è solo facciata. Agnelli non è omofobo e nemmeno tradizionalista è semplicemente “furbo”, sa che con notizie come questa si acquista visibilità. Ma governare un comune non è come stare su di un palcoscenico ed è brutto che un Sindaco sfrutti a fini pubblicitari un argomento così delicato che riguarda i sentimenti e la vita delle persone. Noi non ci vediamo nulla di male se due persone si amano e decidono di “certificare” la loro unione difronte allo Stato. E’ complicato, per non dire impossibile, come vorrebbe Agnelli, relegare l’amore tra due persone in un ghetto. Altra cosa è la questione della così detta Stepchild adoption, ovvero: se uno dei due partner ha già un figlio naturale, il suo compagno o la sua compagna potrà diventarne anch’esso genitore a tutti gli effetti. Su questo punto comprendiamo i dubbi e perplessità che agitano molti cittadini.
Quando però dall’avanspettacolo si passa alla politica Agnelli mostra i suoi limiti: è ridicolo accusare il Governo ( a suo dire non votato dal popolo, da che mondo è mondo i Governi in Italia non li elegge il popolo ma i parlamenti) di voler decidere su questa materia. Qualcuno dovrebbe spiegargli che la proposta di legge è d’iniziativa parlamentare e chi decide è il parlamento (questo si votato dal popolo).
Su questi temi ci vuole attenzione e rispetto, sono cose sulle quali è facile fare battute, quando però si toccano con mano le discriminazioni e l’assenza di diritti spesso si cambia opinione. Siamo stanchi di questi sepolcri imbiancati che, come diceva Guccini in una sua famosa canzone si rivestono di “perbenismo interessato”. Troppe volte, infatti, le tante sbandierate pubbliche virtù sono appannate da tanti vizi privati.
PARTITO DEMOCRATICO
Castiglion Fiorentino