Una delle principali attrattive che richiamano annualmente migliaia di persone a visitare Lucignano definita “La Perla della Valdichiana” è sicuramente il Museo comunale e le opere in esso custodite. La prima inaugurazione del Museo comunale risale all’anno 1924, in una sala dell’ex convento di San Francesco e sin dal 1895, l’Amministrazione comunale si era posta il problema di provvedere ad una più consona collocazione per due opere più preziose conservate nella Chiesa di San Francesco: il famoso reliquiario trecentesco a forma d’albero ed un secondo reliquiario, anch’esso trecentesco, in forma di croce, successivamente rubato e mai più recuperato.
La sede attuale del Museo comunale fu inaugurata nel maggio del 1984, al piano terreno del Palazzo comunale, nei locali un tempo adibiti a prigione ed amministrazione della giustizia, ed attualmente rappresenta una insostituibile testimonianza della storia di questo caratteristico centro della Valdichiana.
La più importante opera custodita all’interno del Museo comunale è sicuramente il grande “Albero”, reliquiario di Lucignano. Dimostrazione di ciò è il fatto che confrontando le presenze al museo comunale di Lucignano, nel periodo gennaio-maggio vi è stato nel corso dell’anno 2015 un incremento del 14% di accessi rispetto all’anno 2014. Di contro, nel periodo giugno-novembre 2015, quando il reliquiario è stato presente a Milano, ad Expo 2015, presso la mostra “I Tesori d’Italia”, allestita da Vittorio Sgarbi le presenze al museo comunale, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2014 hanno registrato un calo di circa il 60%.
Il 25 novembre 2015 “l’Albero” è stato ricollocato nella sua sede naturale e, nel corso del mese di dicembre 2015 gli ingressi al museo, rispetto allo stesso mese dell’anno 2014, hanno registrato un aumento dell’85% e ciò dimostra l’importanza di tale opera per Lucignano ed il suo museo, oltre al fatto che la scelta effettuata a suo tempo dall’Amministrazione comunale aderendo alla richiesta del professor Sgarbi, di inviare il reliquiario alla mostra “I Tesori d’Italia” è andata nella direzione giusta in quanto la cassa di risonanza, dal punto di vista pubblicitario è stata enorme e sicuramente i benefici, sotto forma di presenze turistiche a Lucignano si evidenzieranno nel corso del corrente anno.
Infine, analizzando i numeri, che sono quelli che contano, le circa 1200 presenze di visitatori al museo comunale nel periodo giugno-novembre 2015 (quando “l’Albero” era assente), dimostrano che anche le altre opere custodite nel Museo, compresi gli straordinari affreschi della sala del tribunale, rappresentano un’importante testimonianza dell’arte toscana tra XIII e XVIII secolo, che da soli meritano una visita al museo e contribuiscono a far conoscere storia e cultura del nostro Paese.