{rokbox title=| :: |}images/sarabrilli1.jpg{/rokbox}Sara Brilli, castiglionese, neo campionessa italiana di Pole Dance per la categoria GOLD Freestyle, il prossimo 9 dicembre rappresenterà l’Italia alla finale mondiale che si svolgerà a Tokyo. Il campionato è stato un ottimo punto di partenza per metterla alla prova con questa nuova disciplina e Sara non pensava certo di raggiungere risultati così alti in poco tempo.
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Durante la gara il suo obiettivo è stato quello di eseguire la coreografia nei migliori dei modi e soprattutto riuscire a emozionare la giuria con il tema del burqua. «È importante per me aggiungere un valore artistico alle mie esibizioni e riuscire a toccare il cuore», dice Sara.
La Pole Dance è una danza che viene praticata con l’utilizzo di una pertica verticale o ‘palo’ e rientra nelle discipline aeree ed acrobatiche. È una forma di ballo innovativa che unisce il fitness alla grazia dei movimenti con prese (leve) acrobatiche di varia difficoltà. Ad alti livelli si effettuano evoluzioni e contorsioni nelle quali è coinvolto gran parte del sistema muscolare. Essendo ancora poco conosciuta in Italia, viene spesso confusa con la Lap Dance diffusa nei night club, che è tutt’altra cosa! Quest’ultima rappresenta solo una forma di spettacolo erotico. Nella Pole Dance il movimento è elegante, fluido e privo di volgarità. Grazie a questa disciplina Sara si è sentita ringiovanita e profondamente rinnovata.
Fin da piccola Sara ha studiato danza classica – prima a Livorno, poi ad Arezzo – contemporanea, jazz e musical a Roma, dove ha anche iniziato a insegnare. Arrivata ai trent’anni aveva quasi smesso di esibirsi. La Pole Dance l’ha scoperta per caso grazie al suggerimento di un amico, ballerino professionista, che le parlava spesso di questa disciplina e riteneva Sara all’altezza di praticarla. Ha visto qualche video in rete ed è rimasta folgorata: voleva subito imparare! Grazie a Simona Nocco – che ha portato a Roma questa specialità e ha fondato la Federazione Italiana Pole Dance – di lì a poco è entrata a far parte della vertical doll.
