Panta Rei, come recita un celebre aforisma del filosofo greco, Eraclito, tutto scorre, anche il tempo. Per una volta però, almeno a Castiglion Fiorentino il tempo si è fermato. E lo fa ogni 11 gennaio, da 11 anni a questa parte da quando Fabrizio Meoni, l’indimenticabile centauro castiglionese, perse la vita durante una tappa della Parigi-Dakar, il rally motoristico più famoso e spettacolare al mondo.
Questo pomeriggio l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Mario Agnelli e dal capogruppo di “Libera Castiglioni” Luca Fabianelli, il Moto Club e gli amici di sempre si sono ritrovati davanti al cippo di Partini per un momento di raccoglimento seguito da una preghiera.
Il cippo, fortemente voluto dal sindaco Agnelli quando ancora militava nei banchi dell’opposizione, è stato eretto diversi anni fa nel luogo, zona passo della Foce, dove abitualmente Fabrizio passava per allenarsi in sella alla sua KTM. Un luogo per certi versi magico, dove, chi lo conosceva bene, s’immagina ancora Fabrizio sfrecciare tra i sentieri. Perché lui uomo coraggioso, il gigante buono sopravviverà anche allo scorrere del tempo grazie alla sua bontà, alla sua generosità che ha caratterizzato la sua breve vita.