I recenti interventi della Sindaca Basanieri in merito ad alcune questioni che riguardano il nostro territorio, in particolare la vicenda della Scuola di Fratta e della sicurezza di tutte le scuole del comune, le segnalazioni relative alla ex discarica del Barattino ecc. (l’area della “maialina”, la sistemazione dello svincolo del Sodo e dell’area archeologica….) hanno evidenziato come la mutazione genetica del PD e l’allineamento al renzismo siano un dato di fatto anche nella nostra realtà.
Pur dall’opposizione avevamo comunque considerato Francesca Basanieri una persona legata a valori e tradizioni della sinistra cortonese e, più in generale, di quella sinistra che Renzi ha rottamato (sindacato compreso), insomma un’interlocutrice.
In realtà anziché interloquire sulle questioni del nostro territorio, l’Amministrazione si preoccupa principalmente, renzianamente, di guardare con sufficienza, fino alla denigrazione, cittadine/i ed organizzazioni che sollevano problematiche importanti ma in modo “esterno” all’orbita Pd, della serie non disturbare il navigatore. Così, intervenendo in risposta al segretario di Rifondazione, Comunista Andrea Mazzeo, sulla questione della scuola di Fratta, la sindaca ha usato toni decisamente fuori dalle righe, non tanto nell’accusare Andrea di difendere gli interessi del proprietario, quanto piuttosto nel denigrare lui ed il partito che rappresenta. Come iscritti e militanti di Rifondazione di vecchia data abbiamo vissuto tutte le vicende che, negli anni, ci hanno visto dentro e fuori dell’Amministrazione Comunale e che non è qui il caso di ripercorrere. Certo è che l’ultima esperienza amministrativa, come ha ricordato Gabriella Mammoli, ha evidenziato, fino all’estromissione di rifondazione dalla Maggioranza, la crescente insofferenza del PD verso le pluralità di posizioni intorno a questioni legate all’Amministrazione del territorio e agli interessi generali della comunità, rispetto a quelli parziali di settori specifici, di pari passo con la mutazione genetica del PD. Se Rifondazione Comunista si è trovata per la prima volta fuori dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale, in parte è certamente per proprie responsabilità, collettive e non del singolo, ma soprattutto per il quadro politico mutato, la denigrazione della “politica” e degli “ideali”, la legge elettorale che in nome della governabilità favorisce lobbies e portatori di “interessi”, trascurando programmi ed idealità. Certo è che anche il PD, nonostante tutto questo, non è che sia uscito tanto bene dalla tornata elettorale, se è vero che la Sindaca è stata eletta al primo turno per il rotto della cuffia, grazie anche al refrain della governabilità e ad escamotages elettorali (liste dell’ultim’ora…). Comunque se il PD (e alleati) pensavano di averci fatto fuori definitivamente si sono dovuti accorgere di essersi sbagliati di grosso. Il Partito della Rifondazione Comunista è presente nella realtà cortonese, sia insieme ai cittadini che si fanno carico di evidenziare e portare avanti, in modo costruttivo, le problematiche che ci riguardano (dalla scuola all’ambiente, alla cultura ecc.) che a riconoscere quanto di positivo viene fatto (ad esempio in campo sociale) ma sempre in una prospettiva di cittadinanza attiva, di cui l’Amministrazione dovrebbe riconoscere il ruolo anziché subirla con sufficienza ed arroganza.
Angelo Maria Cardone e Ida Nocentini