Sarà il nome del gruppo unitario che nascerà a novembre sia alla Camera che al Senato e avrà l’ambizione di costituire il primo petalo di un progetto assai più complesso che si ispirerà al socialismo riformista, tant’è che alcuni la chiamano già ” la cosa rossa “.
Al progetto stanno lavorando Fassina ex PD e Scotto capogruppo SEL alla Camera per quel che riguarda il Parlamento e a cui dovrebbero aderire SEL, i fuoriusciti del PD, Claudio Fava, il prodiano Franco Monaco e al Senato anche con i fuoriusciti del M5S.
A livello nazionale dovrebbero unirsi anche i movimenti di Civati, di Cofferati e dei prodiani tra cui Amelia Frascaroli che potrebbe essere la candidata della sinistra a Bologna in alternativa al candidato del PD. Anche a Milano si potrebbe realizzare la candidatura di Pippo Civati in alternativa al PD, insomma una situazione in movimento in vista delle elezioni comunali di primavera.
Dai dibattiti che si svolgono in varie città d’Italia, emergono alcuni punti che dovrebbero costituire la spina dorsale di ” Sinistra “, la lotta al renzismo e alla sua politica liberista, fatta di slongan rivolti solo alla ricerca di voti e al consenso di destra, l’apertura al dialogo con la sinistra PD e la verifica delle alleanze e dei programmi città per città . Quindi nella nuova formazione politica non ci sarà posto per chi pensa di governare con il PD ad ogni costo, i cosiddetti “governisti” e non ci sarà posto nemmeno per chi ancora pensa al comunismo bolscevico, ma una sinistra democratica non radicale.
Il cammino verso ” Sinistra ” è molto laborioso e complicato, lento come un bradipo, che cerca di chiudere il cerchio su tutte le questioni e questo è, secondo me, il vero problema. Decisi i fondamenti ideali della nuova ” Sinistra “, pochi e precisi, un po’ come gli emendamenti della costituzione americana, si dovrebbe lasciare autonomia ai singoli territori e alle singole comunità politiche nello sviscerare le tematiche particolari di quella o quell’altra zona. Mi spiace dirlo, ma la sinistra in molti casi è conservatrice, restia alle novità e al nuovo, alla società che cambia senza interrogarsi sulle nuove emergenze e le nuove realtà. Facciamo qualche esempio, la sicurezza del cittadino nella società e nella sua vita privata, il diritto alla difesa e ad una giustizia efficiente con pene certe e la tutela delle vittime e delle parti lese, la scarsa attenzione ai giovani, al lavoro precario e sottopagato, tematiche in cui la sinistra tace o balbetta lasciando in molti casi spazio libero alla Lega e al M5S, come nel caso dell’abrogazione della legge Fornero.
Occorre stare al passo con i tempi e ai tempi delle domande che provengono da parte dei cittadini che vogliono risposte precise e puntuali, per questo è utile anche la “rete” !
Questa Sinistra non dovrebbe inseguire i luoghi comuni e i rivoluzionari da bar, ma far crescere una nuova cultura nelle vecchie e nuove generazioni per farle uscire dal qualunquismo becero ed ignorante, attraverso la conoscenza e il sapere come fu per i grandi padri del socialismo italiano, del pensiero liberale e repubblicano fino a quello azionista.
Anche a Cortona dovremo aprire un dibattito-confronto per proiettarci sulle prospettive future del nostro territorio, un po’ quello che ha iniziato a fare l’ANPI con alcune iniziative interessanti.
Doriano Simeoni