{rokbox title=| :: |}images/faustotenti.jpg{/rokbox}Egregio Gruppo Maccaferri, nella Vostra risposta al consigliere Nicotra parlate di scarsa conoscenza dei fatti oggetto della diatriba. E’ proprio in questo spirito, che Vi chiedo formalmente (e pubblicamente) di fare chiarezza su alcune questioni riportate nella nota:
Dite che nel Vostro progetto “non è previsto l’utilizzo di materiale destinato al consumo umano”. Confermate che l’olio di girasole non viene normalmente usato da persone, ristoratori, produttori alimentari per diversi tipi di fritture, per produrre margarina, ecc.?
Affermate che il fabbisogno dell’impianto è di 20.000 ettari. A parte il fatto che gli esperti del Sant’Anna di Pisa hanno parlato di 25.000 ettari, siete sicuri che – in realtà – non ne occorrano 100.000 (25.000 x 4) in quanto la coltura del girasole, essendo rotativa, per evitare flora patogena e parassiti non può tornare sul medesimo terreno che ogni 4 anni? Potete attestare che il fabbisogno di aree coltivate non deve essere moltiplicato x 4?
Potete sinceramente confermare che i girasoli “non necessitano di irrigazione?;
Sul consumo di acqua del campo da golf, dite “che non ci sarà quello spreco della risorsa da Lei prospettato”. Potete comunicarci – presumibilmente – le migliaia di metri cubi di risorsa idrica necessaria annualmente per il mantenimento del tappeto? Potete onestamente dire che occorreranno meno di 300.000 mc all’anno, stima scientifica per un campo a 18 buche, che occuperà non meno di 60 ettari? Sapete quanta acqua viene erogata alle utenze di tutto il Comune?
Resto in attesa di cortesi risposte pubbliche e – una volta ottenute, e non dubito di questo – ho pronte altre 4 domande (sono curioso per indole) e poi – come aretino innamorato della valdichiana cosi com’è – potrò dare un giudizio compiuto sull’intera operazione