Viaggiando in questi giorni in treno per raggiungere Roma ho notato uno spiacevole elemento che rientra a pieno nella grande famiglia dell’inciviltà. Un fatto che finora avevo poco considerato, sia perchè mi capita raramente di viaggiare in treno, sia perchè a volte l’occhio si abitua: le cose si vedono, ma si smette di farsi domande. Basta però concentrarsi un attimo per notare una serie di dettagli che sono lo specchio di una situazione indecente.
In questa mia (breve) ‘traversata’ per le linee del centro-Italia ho appuntato prima di tutto stazioni ferroviarie con decoro ridotto all’osso (specie per le tante che sono ormai inutilizzate) e una vera e propria invasione di lattine, vecchi giornali, fazzolettini, avanzi di cibo, rifiuti di ogni genere disseminati qua e là da cani e gatti che assaltano i cestini. Ma il percorso ferroviario non è meno deprimente: le erbacce e i rovi cresciuti a dismisura avvolgono scarpate salvando soltanto i binari e aumentando il rischio di incendi lungo la linea (cosa puntualmente accaduta nell’estate appena trascorsa) che poi richiedono interventi di spegnimento e soprattutto constringono allo stop del transito dei treni, con ritardi e disagi.
Chi deve garantire la pulizia e la manutenzione della ripe, dei fossi e degli spazi adiacenti la rete ferroviaria Italiana?
E chi deve mantenere il decoro delle stazioni?
Perché nessuno o quasi provvede e perché nessuno sollecita questi interventi?
Vi è poi un elemento ulteriore, che ho notato avendo la (s)fortuna di viaggiare con un treno che non aveva troppa fretta: nei pressi delle piccole stazioni, oggi in maggioranza, abbandonate, vi sono numerose costruzioni fatiscenti. Vecchi capannoni (in cui non mancano pericolose coperture in amianto) e casolari di cui restano ormai solo le rovine. Questa notevole quantità di patrimonio murario potrebbe essere recuperata con una serie di conversioni / ristruttuazioni con varie finalità: certamente quella abitativa, ma anche quella commerciale, artigiana, industriale, magari privilegiando aziende giovani
Rendere decorose e pulite le stazioni ed evitare l’abbandono e la perdita di un patrimonio che può dare ancora molto (invece che costuire un capannone o un centro commerciale da zero lo si può fare recuperando cose già esistenti!) è quindi secondo me un punto su cui si dovrebbe riflettere. Perchè ci sarebbe tanto da guadagnare