La Sanità e l’Assistenza Pubblica sono un bene comune. La salute è un diritto universale e vanno garantite a tutte/i prevenzione, cura e riabilitazione. La salute è un diritto riconosciuto dalla Costituzione, il servizio sanitario deve garantire un’assistenza di qualità e questo è possibile con efficaci politiche sanitarie basate sulla prevenzione, sul rafforzamento dei servizi territoriali, sull’integrazione socio-sanitaria, sulla lotta alla corruzione e agli sprechi.
In Toscana con la riforma della Legge 28/15, dal 2016 le nuove Asl saranno gestite da tre direttori generali, nominati direttamente dal Presidente della Regione Toscana, con il relativo personale di staff che aumenterà del 20-30%.,anche nei costi.
Una riforma che accentra i poteri
Le Asl non scompaiono, di fatto, con la nuova legge regionale: ad esse, invece, si aggiungono le Aziende sanitarie coincidenti con le aree vaste, con quasi un raddoppio del numero dei livelli apicali, oltretutto con decine di membri in ciascuna delle tre strutture intermedie.
L’idea fondante della riforma della Legge 28/15 della Regione Toscana, come è ormai conosciuta, è che riducendo il numero delle Asl e concentrando in poche mani la gestione si possano ottenere risparmi economici, miglioramenti dell’efficienza e della qualità dei servizi .NON E’ VERO!
In realtà, si ha un forte accentramento del potere in ambito sanitario.
Il taglio di servizi e personale
Le esperienze nazionali dimostrano che il gigantismo organizzativo in sanità non paga.
A ben vedere si tratta di un’operazione dietro cui si cela un altro obiettivo politico: – probabilmente quello di smantellare il Servizio sanitario pubblico.
Con la riforma toscana, il numero delle poltrone aumenta e gli unici risparmi sono sulla pelle dei malati, attraverso un significativo peggioramento dei servizi.
È prevista la chiusura degli ospedali periferici e il ridimensionamento di quelli delle province come Arezzo, la riduzione ulteriore dei posti letto (già siamo a 3 posti letto ogni 1000 abitanti), la squalifica delle professioni sanitarie con la sostituzione degli infermieri con gli operatori socio sanitari, perché hanno un costo inferiore.
Infine, attraverso un drastico taglio del personale, Rossi è riuscito per legge a mandare a casa 1500 tra medici e infermieri.
A chi giova la riforma toscana? Certo non ai cittadini.
Liste d’attesa insostenibili insieme al ticket più alto d’Italia: è un mix deflagrante creato per produrre “migrazioni” di massa verso il settore privato collegato alle assicurazioni ? In effetti il Governo Renzi già sta parlando di preparare un decreto legge entro la fine dell’anno per integrare con le Assicurazioni il SSN. ,come da rapporto Censis settembre 2015,Unipol e Ministro Poletti.
È questa la domanda che ci poniamo in tanti.
Lo scopo celato appare quello di costringere a ricorrere a prestazioni intramoenia, così l’ospedale ci guadagna ulteriormente, o al privato se non siamo disposti ad attendere dai 6/12 mesi per una prestazione.
Forse a volte dimentichiamo che ognuno di noi paga già il servizio sanitario nazionale con le tasse e i toscani anche con un super-ticket.
La mobilitazione a difesa dei cittadini
La mobilitazione a difesa della sanità pubblica, in difesa del diritto a un servizio sanitario efficiente con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini su ciò che potrebbe accadere alla nostra sanità. In Toscana l’importanza del tema e l’interesse ha portato alla formazione del Comitato referendum abrogativo Legge 28/15.
Al via la campagna referendaria
È arrivato il momento di fare chiarezza, di ascoltare anche i cittadini sul tema sanitario.
I cittadini devono tornare ad essere partecipi e protagonisti in difesa dei beni comuni. E poter controllare.
LA SALUTE INNANZITUTTO.E’ IL DIRITTO FONDAMENTALE PER TUTTI.Non può essere un BENE DI PROFITTO.
La SANITA’ DEVE ESSERE PUBBLICA E GARANTITA. Aderiamo ,quindi, alla raccolta di Firme del Referendum contro la Riforma delle Legge 28/15 fatta dalla Regione Toscana
Si costituisce Il COMITATO PER la raccolta firme “REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE REGIONALE TOSCANA N.28 del !6 marzo 2015 (Disposizioni urgenti per il riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale).
Cortona, 29 settembre 2015
Il Comitato referendario:
Rachini Emanuele Pres. ANPI Cortona
Angori Giuseppe Componente Direttivo Lega SPI Cortona Cast.Fiorentino
Rossi Lidio Comp Direttivo Reg. CGIL Toscana
Mari Gigliola Comp. SEL
Scorcucchi Matteo Consigliere comunale Movimento 5 stelle Cortona
Carini Nicola Consigliere comunale Forza Italia Cortona
Carletti Mauro Comp. Direttivo Lega Spi Cortona Cast.Fiorentino
Cherubini Giobatta AUSER Cortona
Naclerio Luciana Segretaria Lega SPI Cortona Cast.Fior.no
Mazzeo Andrea Segretario Rifondazione comunista
Mazzoli Giuseppe Consigliere comunale PCdL Cast. Fiorentino
Alberighi Brunella Gruppo TOSCANA SI e “Possibile”
Marconi Paola Comp. Direttivo Lega SPI Cortona Cast. Fior.no
Ghezzi Giovanna Delegata RSU Coop CentroItalia
Tralci Alfredo Comp . SEL
Langella Antonia Comp. Direttivo prov. CGIL Ar