{rokbox title=| :: |}images/etoo.jpg{/rokbox}Ventitrè reti ed una sola vittoria casalinga sanciscono una strana coppia in testa alla classifica: l’Inter, che tanto sorprendente ormai non è più, anche se sta diventando noiosa (!), ed il doppio neopromosso Cesena, l’unica compagine di serie A ancora senza una rete al passivo, con “nonno” Antonioli che ha scoperto una seconda giovinezza. In coda, invece, piena crisi per Udinese, surclassata da una, finalmente, convincente Juventus, anche se ancora aspetterei a dire che la compagine torinese è completamente guarita, e Fiorentina, squadra viola assolutamente irriconoscibile.
Quello che preoccupa, per la squadra di Mihailovic, non è tanto il punto in tre partite, bensì la totale involuzione di gioco rispetto alla squadra allenata fino alla passata stagione da Prandelli, anche se già ad un certo punto della scorsa stagione qualche scricchiolio si era avvertita, forse complice il già annunciato addio di Prandelli per la panchina della Nazionale italiana. Venendo alle altre squadre, l’ex capolista Chievo viene battuto ad agganciato in classifica, a sei punti, dal Brescia. Brutta la prestazione della squadra di Iachini, battuta col minimo scarto con un gioiello, su punizione, di Diamanti. Il tanto osannato Milan viene preso,a pallonate, nel primo tempo, dal Catania che, con Capuano, trova un eurogoal con uno spettacolare sinistro al volo da ben fuori area, un missile da 110 chilomentri orari (!), ma il solito vecchietto Inzaghi, sembra questa la giornata dei pensionati, rimette, parzialmente, le cose a posto alla fine del primo tempo. Chi si aspettava un secondo tempo all’arrembaggio della squadra rossonera, rimarrà pienamente deluso. Chi ha contribuito alla crisi della Fiorentina, è stata una sorprendente Lazio, che passata in svantaggio con un rigore del giovane Liajcic, ribalta la situazione con Ledesma prima (e quanto avrebbe fatto comodo questo giocatore nella passata stagione) e Kozak poi, al suo primo goal nel campionato italiano. Ottima la prova dell’aquila biancoceleste, a sei punti dopo tre partite. Quattro punti indietro si trovano i cugini giallorossi, che dopo la sfuriata di Ranieri, non vanno oltre un opaco 2 – 2 con il Bologna di Malesani, ma soprattutto di Di Vaio. La prima marcatura stagionale di Borriello ed un’autorete non sono sufficienti a portare a casa i tre punti; una gra doppietta dell’ex laziale, parmense, juventino Di Vaio regala un punto meritato ai rossoblu felsinei. A proposito di grandi segnature, da rimarcare, in Udinese – Juventus, quelle di Quagliarella, di tacco,e di Marchisio, al volo di sinistro, su pennellata di Krasic, un acquisto, sembra, finalmente azzeccato dalla dirigenza juventina. Da rimarcare, in questa partita, la mancata esultanza dello stesso Quagliarella, mentre Iaquinta, autore della quarta marcatura, compie il gesto opposto, scusandosi, comunque, a fine partita.
Il sempre più sorprendente Cesena supera, con un tiro di chirurgica precisione di Bogdani, il Lecce di De Canio, una squadra, quest’ultima, non particolarmente convincente. Il ritorno del figliol prodigo Chevanton non sembra aver portato i frutti sperati.
L’Inter, dopo aver sofferto, supera 2 – 1, il Palermo. Una doppietta di Eto’o, che come cannoniere ha ormai preso il posto di Milito, a secco ormai dalla finale di Champion’s, ribalta il vantaggio iniziale rosanero. Alla lunga la squadra nerazzurra ha fatto valere la propria superiorità tecnica ed un palo di Pastore, nel finale, non ha cambiato l’esito del match. Comunque quest’Inter non sembra più lo squadrone che, da un momento a quell’altro, decideva quando vincere le partite. Sembra una squadra poco extra e molto terrestre, come un film di qualche anno fa, solo che le rivali ancora non sembrano pronte ad aggredire il team del madrileno Benitez. Nemmeno Samp e Napoli, protagoniste di un eccellente match, sembrano in grado di contrastare il potere nerazzurro. Il vantaggio di Cassano, su rigore, viene ribaltato nei minuti finali da Hamsik prima e Cavani poi; e quindi una squadra che sembrava in crisi risorge, mentre un’altra che sembrava in forma smagliante non conferma in pieno questo momento.
Il primo goal di Toni non basta al Genoa a portare a casa tre punti. Un gagliardo Parma, con il difensore Zaccardo, fa dividere la posta alle due compagini. Il Genoa, al momento, non sembra aver trovato gli ingranaggi giusti
Bari e Cagliari, nell’assurdo anticipo delle 12e30, pareggiano a reti bianche, mantenendo, così, la loro imbattibilità. Ecco su cosa dovrebbero scioperare i calciatori, come ha detto giustamente il presidente della formazione rossoblu Massimo Cellino.
Ci vediamo in settimana, visto il turno infrasettimanale