Si è appena conclusa una settimana molto intensa per la politica cortonese. Alla vicenda del ministro Poletti, con i relativi botta e risposta avuti con la maggioranza si è dedicato (giustamente) ampio spazio. Se, a mio avviso, qualche carenza nella dialettica politica locale c’è stata questa ha riguardato più il dibattito sul bilancio di previsione approvato ad inizio settimana.
Si tratta di un documento ovviamente importantissimo che merita un’analisi più approfondita di quanto mi è capitato di sentire sia dai banchi della maggioranza che dai banchi ricoperti da alcuni esponenti del centrodestra.
Sul fronte delle tasse questo bilancio manterrebbe le tariffe del 2014. Questo non significa che le tasse possano essere un argomento di facile propaganda per il PD. Rimangono stazionarie sull’anno precedente in cui avevano subito un notevole aumento. Un giudizio che viene rafforzato dall’introduzione della tassa sui terreni agricoli introdotta negli ultimi mesi del 2014 (sempre da un governo PD). Più che sulle tasse però è nel merito dei singoli comparti amministrativi che andrebbe fatta una valutazione seria dell’operato di questa maggioranza.
Parto dalla tematica del sociale dove tante barricate sono state fatte. Sulle difficoltà sociali ed economiche prodotte da questo malgoverno non ci si deve permettere di scherzare! I progetti che sono stati portati aventi non solo non rispondono ai bisogni reali del cittadino, ma rappresentano una vera e propria presa in giro per inadeguatezza e pura cura di marketing di questa giunta. Il progetto “all’opera per il bene comune” rappresenta l’emblema di un approccio al sociale (non a caso applaudito da un ministro del governo Renzi) da rimettere totalmente in discussione. Se far pagare tariffe salate ai cittadini per un servizio (in questo caso nel ramo dei rifiuti) che dovrebbe fare il gestore, ma che questo non fa perché si trova più conveniente il ricorso al “lavoro volontario” non retribuito è fare del sociale allora vuol dire che lo spazio politico che ci separa da questo PD è a dir poco abissale. Da qui arriviamo alla gestione dei rifiuti che continua a presentare paradossali lacune, discariche a cielo aperto ed una strategia un po’ approssimativa per meritare fiducia. L’unica differenza da rilevare è che, rispetto al passato, adesso a Cortona esiste un assessore di competenza che si assume la responsabilità del suo operato. Sui lavori pubblici permane la totale stagnazione nonostante sia palpabile il malcontento di numerosi cittadini che lamentano giustamente l’incuria e il degrado che è sotto gli occhi di tutti in numerose zone del Comune. Nel complesso, tuttavia, ritengo che il disastro più grande di quest’amministrazione nel suo primo anno di lavoro si sia concretizzato nell’edilizia scolastica. In un recente scambio di battute con il sindaco Basanieri avevo accusato la sua giunta di non avere ben chiara la strategia riguardo l’importante plesso scolastico di Fratta. Non lo dicevo tanto per la promessa elettorale (il problema è per chi da credito alle promesse del PD, problema che per noi non sussiste), ma quanto per capire quale fosse l’impostazione realmente esistente nei progetti della giunta. Fu cambiata idea numerose volte, incalzati da un’opposizione politica e civica ben organizzata (immancabile è stato il sostegno dei comunisti ai cittadini della Fratta). Adesso, di fronte a questo bilancio, scritto nero su bianco, leggo della conferma della volontà di costruire un plesso unico a Camucia per ammassare Fratta e Sodo nello stesso edificio. Come ho detto più volte si tratta di una posizione legittima, ma talmente non condivisibile che è stata confermata e smentita più volte. In questo senso l’affermazione secondo la quale la giunta sarebbe impegnata per salvaguardare il plesso di Fratta fatta prima dell’ultima campagna elettorale di 40 giorni fa sarebbe nient’altro che l’ennesima presa in giro.
Per tutti questi motivi, pur non essendo rappresentati in consiglio comunale (e si sentono molto gli effetti per le idee della sinistra dall’assenza di una figura di riferimento nelle istituzioni), pur sempre convinti che la politica non si limiti o esaurisca nei dibattiti consiliari, pur certi che nulla di quanto possa venire da un’opposizione costruttiva possa arrivare a toccare la sensibilità politica del PD, il circolo cortonese di Rifondazione Comunista è radicalmente all’opposizione di questa maggioranza e lavoreremo attivamente perché ognuno dei temi che vengono riportati siano il Vietnam di un modo di far politica che non ha nulla a che vedere con anche solo un’idea di Sinistra.
Andrea Mazzeo
Segretario Rifondazione Comunista Cortona