In una recente trasmissione televisiva si è parlato dell’ex struttura ospedaliera di Monte San Savino. Nella trasmissione, a cui ha preso parte anche una consigliera di minoranza, sono state offerte informazioni e dichiarazioni imprecise che l’Amministrazione Comunale intende rettificare nel merito
1) Si è parlato di Fondi Europei di finanziamento come fossero dei Bancomat a cui attingere liberamente; il meccanismo è in realtà molto più complesso ed è stato più volte spiegato anche in Consiglio Comunale ai consiglieri di opposizione, che evidentemente non lo hanno compreso o fingono di non comprenderlo. L’amministrazione Scarpellini può peraltro vantare di aver ottenuto e speso nel corso del mandato oltre 500mila euro di finanziamenti, cifra indubbiamente ingente. Per questo motivo non si accettano lezioni da nessuno e si invita a non diffondere false aspettative nei cittadini. E’ poi noto che i finanziamenti europei giungono a rimborso di opere realizzate: ciò significa che il Comune deve avere una disponibilità di cassa molto ampia per realizzare le opere stesse prima di ottenere il rimborso, cosa attualmente impossibile per opere superiori ai 200mila euro non solo per il Comune di Monte San Savino, ma per la maggior parte dei piccoli comuni visti i vincoli del Patto di Stabilità
2) Si è affermato che l’Amministrazione non ha fatto nulla e non ha intenzione di fare nulla per l’ex Ospedale. Tutto ciò è falso: è previsto un intervento per la messa in sicurezza e la risistemazione dell’esterno dell’edificio per 20mila euro. L’unica ipotesi di intervento realmente possibile è stata quindi già messa in programma
3) L’ipotesi di trasformare l’ex Ospedale nella sede di un nuovo Ufficio Postale non è stata lanciata dall’opposizione, bensì dall’Amministrazione Comunale nel corso dell’assemblea pubblica citata nel servizio. L’Amministrazione, poiché proponente dell’idea, si è quindi adoperata in questa direzione, contrariamente a quanto affermato nella trasmissione, riscontrando però difficoltà che erano prevedibili, legate al fatto che un intervento di recupero, riqualificazione e nuova destinazione richiede un investimento di almeno 1 milione e mezzo di euro
4) Durante la trasmissione si parla di un progetto presentato al Comune per la realizzazione di un Ostello della Gioventù, con un investimento previsto di 70mila euro. L’azienda unipersonale nominata nella trasmissione ha però presentato una generica richiesta di essere interpellata in caso di decisione, da parte dell’ente, di vendita di un qualche bene di proprietà pubblica. Non crediamo comunque che, con soli 70mila euro, si possa ristrutturare l’edificio per adibirlo alla nuova funzione
E’ evidente che nella trasmissione è stato dato spazio a soggetti politici e privati fortemente interessati a strumentalizzare la questione, che hanno offerto informazioni imprecise. Tutto ciò senza avviare alcuna verifica preventiva, né prendere contatti con l’Amministrazione che avrebbe volentieri chiarito tutti gli aspetti
Si è scelto quindi di disinformare piuttosto che informare: ne prendiamo atto con dispiacere