Grande fermento alla Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino di Ponte Chiani (Ar) per i preparativi della 23esima edizione di ‘Cantine Aperte’, la giornata dedicata alla cultura del bere consapevole organizzata dal Movimento Turismo del Vino, evento enoturistico più importante in Italia. “L’appuntamento presso la nostra cantina è per l’intero pomeriggio di domenica 31 maggio – afferma Massimo Peruzzi, Presidente della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino – un appuntamento che unisce le nostre maestranze con centinaia di visitatori, creando la risposta alla domanda di conoscenza del mondo del vino che nasceva dai consumatori più attenti, che si sono trasformati in enoturisti e che, in questa giornata, ma non solo, invadono festosamente la cantina. I visitatori potranno scandire gratuitamente i momenti del pomeriggio a loro piacimento, fra una visita guidata alla cantina con tutti i processi di lavorazione, wine tasting di tutti i nostri prodotti, degustare la porchetta cotta nel forno a legna o ammirare i trattori d’epoca durante la fase di aratura. Cantine Aperte è diventato nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano, che vede, di anno in anno, sempre più turisti, curiosi ed enoappassionati avvicinarsi alle cantine, desiderosi di fare un’esperienza diversa dal comune”. “Cantine Aperte ha riscosso nel tempo un successo crescente, anche grazie ad una maggiore consapevolezza dei produttori, che hanno visto svilupparsi potenzialità di accoglienza inattese – sottolinea Gianni Iseppi, Direttore della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino – protagonisti della giornata sono giovani, meno giovani, comitive e coppie, che contribuiscono ad animare le innumerevoli iniziative di cultura gastronomica ed artistica che fioriscono attorno all’evento in tutto il Paese, su iniziativa degli stessi vignaioli. Nell’occasione voglio ricordare che in questi giorni la nostra cantina ha ottenuto il rinnovo delle certificazioni di produzione a livello ISO 9000-IFS e BRC, certificazioni di processo in conformità alle norme internazionali richieste dai più importanti acquirenti dei mercati esteri. Queste certificazioni sono state rinnovate fino alla fine di maggio 2016, mentre per quanto concerne le vendite dei nostri prodotti sul mercato estero cercheremo di raggiungere i numeri degli ultimi anni al fine di dare una giusta remunerazione ai nostri soci per le uve da loro conferite”.
Claudio Zeni