Mi chiamo Giacomo e sono un videomaker. Un anno e mezzo fa sono stato 3 mesi a lavorare ad un documentario con un progetto chiamato Openplanet in quel bellissimo paese incastonato tra Cina e India che è il Nepal. Lì ho incontrato povertà, ma sopratutto dignità e grande generosità; mi sono subito innamorato di quel popolo, sono rimasto in contatto con tante persone e con la struttura che ci ha ospitato, una scuola autofinanziata che provvede all’istruzione in zone rurali.
Purtroppo tale scuola si trova tra Kathmandu e Pokhara, l’epicentro del terremoto che ha sconvolto il paese questi giorni.
Miracolosamente le persone e i bambini che conosco si sono salvati tutti, ci sono stati dei danni ai villaggi, ma col grande spirito che li contraddistingue, i nepalesi si sono subito rimboccati le maniche e messi a ricostruire.
Si sa poco del Nepal, se non che è meta di alpinisti, è la patria delle NGO e che ci hanno girato Il piccolo Buddah.
I problemi che hanno adesso sono per noi inimmaginabili: manca acqua potabile, medicinali di primo soccorso e fra un mese inizierà il periodo dei monsoni che porterà inevitabilmente ancora più caos. Gli amici nepalesi contattati mi dicono che gli aiuti stentano ad organizzarsi, che logisticamente è un casino e sono molto arrabbiati con le Organizzazioni Non Governative, mi parlano di monopolio dell’aiuto. I giovani locali si stanno organizzando da soli.
Ho fatto subito richiesta per poter partire ed andare ad aiutare, ma mi è stato detto che adesso c’è già troppa gente e che più persone aumenterebbero solo il caos; non sono molto d’accordo perché credo che una persona che conosce il paese vale come dieci mandate lì per aiutare, ma che non sanno niente di come funziona logisticamente quella nazione.
Preso atto dell’impossibilità di partire nell’immediato ho rimandato ad ottobre ma mi sento in dovere di aiutare per quello che posso.
Una soluzione immediata, efficace, semplice e davvero utile per prestare un aiuto è quella di effettuare una donazione a Maya Universe Academy, struttura di mia conoscenza che si occupa di offrire un’educazione gratuita ai bambini e ragazzi delle zone rurali del paese. Nella scuola che si trova nel distretto di Tanahu il dormitorio delle bambine è crollato e diverse case nei vilaggi circostanti hanno subito notevoli danni; ciò nonostante la scuola si trova costretta a dover accogliere nuovi arrivi di studenti da altre zone del paese, anch’esse colpite dal sisma. I soldi serviranno a ricostruire tutto ciò che è stato distrutto e ad assistere i vari bisogni
Per effettuare una donazione on line vi rimando a questo link, con tutte le informazioni e gli aggiornamenti riguardanti le attività che saranno portate avanti.
Vorrei però anche lanciare una raccolta fondi in alcuni esercizi pubblici del Comune di Cortona, con delle cassette per offerte dove poter donare quanto uno può. Conto poi di mettere in atto ulteriori iniziative di solidarietà sempre nella nostra città
In questa maniera sono sicuro che le cose arriveranno e dove andranno ad aiutare.
Ognuno è poi libero di fare offerte nei vari canali che si trovano adesso, via sms o altri mezzi Io preferisco fare una donazione diretta ad un organismo piccolo di cui mi fido al 100 %. Chiaramente tutto verrà rendicontato e io in primis in ottobre andrò a toccare con mano come sono stati investite le offerte. In Nepal si vive con 150 euro al mese potete quindi immaginarvi quanto possa fare anche un euro.
Confido nella generosità della cittadinanza cortonese e dei tanti artisti che qui abitano, sono sicuro che davanti ad una tragedia di tali proporzioni i cortonesi daranno il loro contributo!