Siamo giunti al terzo ed ultimo articolo dedicato alla magnifica miscellanea sonora nata in una delle città più importanti per lo sviluppo della tradizione musicale afroamericana: New Orleans. E scopriremo anche stili ed artisti nati nello stato in cui si trova questa affascinante metropoli, la Louisiana. Louisiana che è nota anche con il nome di Bayou Country…
Iniziamo con il ricordare altri protagonisti della fertile scena R&B della Crescent City come il pianista e cantante James “Sugar Boy” Crawford con i suoi Cane Cutters, il gruppo vocale femminile Dixie Cups, il cantautore e chitarrista Alvin Robinson, la splendida cantautrice e chitarrista Barbara Lynn (nata in Texas ma neworleansiana d’adozione), i cantanti Willie West e Danny White, il pianista, cantante e prolifico compositore Al Reed, il vocalist Robert Parker, John Adams, cantante dotato di una grande estensione vocale e di un meraviglioso falsetto (detto The Tan Canary, ovvero il canarino nero), il cantautore Lawrence Nelson in arte di Prince La La, il cantante e pianista Al Johnson, la cantante Barbara George e il vocalist Oliver Morgan. E poi va citato Eddie Bo, altro gigante del R&B della Crescent City, nato a New Orleans il 20 settembre del 1930. La sua carriera solista comincia quando nel 1955 firma un contratto con la Ace Records di Johnny Vincent. Eddie Bo è stato autore prolifico che ha inciso tanto materiale, spaziando dal blues al soul, dal r&b al funk.
Vera leggenda vivente del Sound di New Orleans è Malcolm John Rebennack, in arte Dr John superbo pianista, uno dei maggiori ambasciatori della tradizione musicale della Crescent City. Malcolm John Rebennack nasce il 21 novembre del 1940 da una famiglia di antiche origini francesi. Fin da bambino è affascinato dalla musica. Il padre, proprietario di un negozio che vende elettrodomestici e dischi, gli fa conoscere i grandi maestri del New Orleans jazz come King Oliver e Louis Armstrong. Durante l’adolescenza il giovane Rebennack scopre il rock’n’roll ed il r&b ed artisti come Guitar Slim. Ma la folgorazione avviene quando intorno ai 14 anni incontra Professor Longhair. E’ dopo aver conosciuto il grande pianista che il nostro decide di diventare un musicista. All’inizio il suo strumento sarà però la chitarra. A soli 16 anni viene assunto da Johnny Vincent come produttore per la Ace Records, dove ha la possibilità di lavorare con grandi artisti della scena R&B di New Orleans come James Booker ed Earl King. La sua fama di produttore e musicista da studio gli permette di collaborare con altre etichette come la Ron e la Ric Records e gli consente di registrare con altri grandi protagonisti del R&B come Professor Longhair, Frankie Ford e Joe Tex. Parallelamente a questa intensa carriera di produttore-musicista turnista Rebennack collabora con diverse band della Crescent City. La sua carriera come chitarrista si interrompe bruscamente agli inizi degli anni 60, quando viene ferito all’anulare sinistro per un colpo di pistola mentre sta difendendo il cantante-tastierista Ronnie Barron, suo grande amico e collaboratore, altro interessante personaggio musicale di New Orleans. A questo punto il nostro si concentra sul pianoforte, avendo come principale fonte di ispirazione lo stile di Professor Longhair. Nel 1963 si trasferisce a Los Angeles dove diventa un ricercatissimo musicista da studio, grazie all’aiuto del compaesano produttore Harold Battiste (suonerà fra gli altri per Sonny & Cher, Canned Heat e Frank Zappa con le sue Mothers of Invention). E’ qui che comincia a costruire il personaggio di Dr. John, metà guru, metà stregone voodoo, con una presenza scenica eccentrica secondo la tradizione dei costumi del Mardi Grass. La sua musica, partendo dal r&b di New Orleans, si contamina con i ritmi del funk e con tocchi di atmosfere psichedeliche.
Dopo la II guerra mondiale in Louisiana nasce anche una fertile scena Blues. A New Orleans troviamo Fird Eaglin Jr, in arte Snooks Eaglin (classe 1936). In realtà la definizione di bluesman ad Eaglin sta un po’ stretta. Infatti il nostro è figlio della Crescent City e quindi ama mischiare stili e sonorità. Nella sua lunga carriera Snooks, che amava definirsi “Jukebox Umano”, ha dunque suonato molti generi musicali: il blues sicuramente, ma anche ilrock and roll, il jazz, il country,il r&b, il funk e la musica latina. Il tutto sempre con classe cristallina grazie alla sua eccellente tecnica chitarristica e ad una vocalità intensa e coinvolgente.
A parte Snooks Eaglin, figura di bluesman atipico, esiste un meraviglioso mondo del blues sviluppatosi in Louisiana a partire dagli inizi degli anni 50. Figura fondamentale per la diffusione di quello che viene definito swamp blues è Joseph Denton Miller (detto Jay, classe 1922) produttore e discografico che inizia la sua attività nella seconda metà degli anni 40 incidendo artisti cajun. E’ lui il primo a fondare un’etichetta discografica in Louisiana, la Fais Do Do. Va però detto che questa sua indubbia preziosa eredità musicale verrà offuscata da una serie di singoli razzisti che il nostro pubblica negli anni 60 con la sua etichetta segregazionista Reb Rebel…
Ma torniamo a raccontare la nostra storia. Negli anni 50 Miller sposta il suo interesse verso gli artisti blues. Nel 1954 fa incidere un singolo per la sua etichetta Feature Records ad un chitarrista blues proveniente da Baton Rouge; il suo nome è Otis Hicks, ma Miller subito lo ribattezza Lightnin’ Slim. Slim può essere considerato il padre dello swamp blues. Il nostro in realtà è nato a St. Louis nel Missouri ma si trasferisce a Baton Rouge all’età di 13 anni.Il suo 45 giri d’esordio riscuote un buon successo ed allora Slim pubblica un altro paio di singoli per la Feature. Dopo una breve parentesi con la Ace Records, il nostro inizia a pubblicare il suo materiale con la Excello Records. Infatti Jay Miller, dopo aver visto il successo ottenuto dalle prime incisioni di Slim, si vede costretto a cercare un’etichetta più grande e meglio organizzata per la distribuzione dei prodotti a livello nazionale. Così nel 1955 firma un accordo con la Excello, casa discografica di Nashville fondata da Ernie Young. Con questa etichetta Slim rimarrà per 12 anni pubblicando tutti i suoi più grandi successi.
Nel 1955 Slim presenta a Jay Miller suo cognato, un cantante e armonicista chiamato James Moore. Nel marzo del 1957 Moore entra negli studi di Jay Miller a Crowley, Louisiana ed incide il suo primo singolo per la Excello con il nome d’arte di Slim Harpo. Il brano (I’m A King Bee) diventerà nel tempo un classico assoluto del blues. E se Lightnin’ Slim è il padre dello swamp blues, Slim Harpo (classe 1924) ne è il re. Il blues paludoso della Louisiana nasce negli studi di Miller e Slim Harpo codificherà i tratti caratteristici di questo genere: un ritmo ipnotico e indolente, un’armonica pigra e irresistibile che ricorda lo stile di Jimmy Reed, una voce rilassata e nasale.
L’astuto Miller con lo swamp blues ha trovato il paniere dalle uova d’oro. Dunque va alla ricerca di altri musicisti per lanciarli sul mercato. Alla fine il nostro produce e registra un notevole numero di artisti blues, obbligandoli a rispettare i canoni dello stile swamp che lo sta facendo guadagnare tanto. Tra questa folta schiera di bluesman prodotti da Miller e pubblicati dalla Excello va segnalato il cantante e chitarrista Lonesome Sundown, Lazy Lester, flemmatico armonicista affascinato dallo stile di Little Walter, il cantante e chitarrista Silas Hogan, l’armonicista Whispering Smith, il cantante, chitarrista e pianista Tabby Thomas. Altri nomi eccellenti dello swamp blues sono Clarence Edwards, chitarrista e cantante country-blues che si adatterà in seguito allo stile elettrico swamp, il grande pianista Henry Gray, la travolgente tastierista Katie Webster, detta “The Swam Boogie Queen”. La Louisiana dà i natali anche a due giganti del Chicago Blues come Little Walter e Buddy Guy. Negli anni 50 Guy, prima di trovare fortuna nella metropoli dell’Illinois, suona con i Clouds, una band di Baton Rouge capitanata dal cantante e armonicista Raful Neal, altro protagonista della scena blues del Bayou Country. Raful ha un figlio che segue le sue orme, il chitarrista Kenny Neal. Kenny, a partire dagli anni 80 diventa un protagonista del blues contemporaneo. La scena blues in Louisiana continua dunque ad essere attiva e vivace per tutti gli anni 80, 90 e fino ai nostri giorni. Artisti come la compianta vocalist Marva Wright, il virtuoso chitarrista slide Sonny Landreth, il cantante e chitarrista Walter Wolfman Washington, il funambolico chitarrista Tab Benoit e l’istrionico cantante Bobby Rush hanno saputo infatti rinverdire i fasti del blues del Bayou Country.
Altro fenomeno musicale importante che si sviluppa a New Orleans è il funk. Il già citato Eddie Bo alla fine degli anni 60 diventa uno dei paladini di questo genere. Ma quando si parla di funk della Crescent City il pensiero cade inevitabilmente sulla funky band più importante di New Orleans, i Meters. Art Neville, cantante e tastierista che abbiamo incontrato nel precedente articolo sia come leader degli Hawkettes che come solista, nel 1966 fonda gli Art Neville & the Sounds con il chitarrista Leo Nocentelli, il batterista Joseph “Zigaboo” Modeliste ed il bassista George Porter. Questo gruppo si esibisce nei locali della Crescent City ed attira l’attenzione di Allen Toussaint che li ribattezza The Meters e li vuole come house band per la Sansu Enterprises, etichetta fondata insieme a Marshall Sehorn. I Meters partecipano così a diverse incisioni per artisti del R&B di New Orleans come Lee Dorsey, Earl King, Chris Kenner e lo stesso Toussaint. A partire dalla fine degli anni 60 iniziano anche una carriera solista che li vedrà pubblicare una serie di album e di singoli di grande qualità prodotti dal solito Allen Toussaint. Tra i 45 giri spicca Look-Ka Py Py, un trascinante strumentale del 1969 che nel tempo diventerà un classico della musica funk. Nel 1972 i Meters, diventati un quintetto con l’ingresso del percussionista Cyril Neville, fratello di Art, firmano per la Reprise Records. Con questa etichetta incidono 4 album tra cui Rejuvenation del 1974 e Fire On The Bayou del 1975, due classici intramontabili del New Orleans funk. Per i Meters sono anni di grandi soddisfazioni professionali visto che importanti artisti li invitano ad incidere con loro; tra questi citiamo Dr. John, Paul McCartney, Labelle e Robert Palmer. Poi nel 1976 Art e Cyril Neville si uniscono agli altri due fratelli Charles e Aaron per partecipare alle registrazioni di un album dei Wild Tchoupitoulas, un Mardi Gras Indian group capitanato dal loro zio George Landry, detto Big Chief Jolly. Ricordiamo che i Mardi Gras Indians sono un fenomeno caratteristico della tradizione del carnevale di New Orleans. Si tratta di cittadini afroamericani di New Orleans che partecipano al Mardi Gras, il caratteristico carnevale della Crescent City, vestiti con sgargianti costumi che si ispirano all’abbigliamento degli indiani d’America. Il disco dei Wild Tchoupitoulas è un piccolo capolavoro del sound di New Orleans, prodotto da Toussaint e splendidamente suonato dai fratelli Neville che provvedono anche ai cori e alle armonie vocali. Un altro famoso gruppo Mardi Gras Indian sono i Wild Magnolias.
I fratelli Neville sono così soddisfatti del lavoro svolto insieme nel disco dei Wild Tchoupitoulasche nel 1977 decidono di diventare una band. Art e Cyril lasciano così i Meters ed insieme a Charles e Aaron fondano i NevilleBrothers, una delle realtà musicali più importanti del Sound di New Orleans, gruppo che ha saputo rinnovare la tradizione musicale della Crescent City portandola alle nuove generazioni. Con la loro musica i Neville Brothers sono riusciti a riassumere meravigliosamente tutte le influenze e i generi musicali che hanno reso leggendaria questa città. Nel loro suono confluiscono infatti il jazz, il R&B, i ritmi caraibici, il groove del second line, i profumi della musica creola, il funk, il soul ed il rock’n’roll.
In Louisiana sono nati anche grandi artisti e gruppi del panorama rock. Pensiamo per esempio al cantautore Tony Joe White, classe 1943. La sua musica, un caleidoscopico mix di rock’n’roll, R&B, country e blues, è stata definita dalla critica swamp rock o bayou rock. E’ giusto citare anche i Radiators, una band formatasi nel 1978 che ha saputo combinare la tradizione musicale della Crescent City con i suoni del classic rock. Degni di nota sono pure i Subdudes, un gruppo roots rock nato nel 1987. Nella loro musica accanto al rock convivono i tanti stili che hanno forgiato il suono della Louisiana: blues, cajun, gospel, r&b, soul e musica country. Infine ci piace segnalare i Galactic, una jam band fondata nel 1994 a New Orleans da un gruppo di eccellenti musicisti accumunati da una serie multiforme di passioni musicali che vanno dal funk alla world music, dal jazz al rock, dal blues alla musica caraibica, il tutto condito con i ritmi del New Orleans Sound.
Anche la magnifica tradizione dei pianisti di New Orleans e della Louisiana continua ancora oggi. Ricordiamo in particolare la pianista bianca Marcia Ball, vera virtuosa del suo strumento che nella sua musica condensa tutti gli stili della tradizione della sua terra dal R&B di New Orleans allo zydeco, dallo swamp blues al boogie woogie. E poi l’artista afro americano Henry Butler, nato a New Orleans il 21 settembre del 1949. Da bambino, dopo aver perso la vista, dimostra un incredibile talento per la musica diventando un enfant prodige del pianoforte. Dotato di una tecnica strabiliante, Butler, definito da Dr. John come “l’orgoglio di New Orleans,” è l’ultimo rampollo della nobile stirpe dei meravigliosi pianisti della Crescent City.
E per finire ci piace ricordare un giovane artista che rappresenta il presente ed il futuro della musica della Crescent City: Trombone Shorty. Troy Andrews, in arte Trombone Shorty, è nato a New Orleans il 2 gennaio del 1986. A dispetto della sua giovane età, Andrews è già un protagonista assoluto della scena musicale della sua città. Trombonista strepitoso, dimostra il suo talento musicale fin dall’infanzia. Ancora teenager entra nella Stooges Brass Band, un gruppo che, partendo dall’antica tradizione musicale delle brass band di New Orleans, introduce anche elementi di jazz, R&B e suggestioni provenienti dalla musica afroamericana contemporanea come funk e hip hop. E questa sarà anche l’estetica musicale seguita da Trombone Shorty nella sua luminosa carriera solista iniziata nel 2002.
Se volete conoscere la terza ed ultima parte di questa affascinante storia musicale, basta che giovedì 7 maggio 2015 ascoltiate la sedicesima puntata di Rock Machine: Gumbo Groove – The Sound Of New Orleans & Bayou Country p.3. Rock Machine è un programma radiofonico di Radio Incontri condotto e curato da me…
Radio Incontri trasmette sulle frequenze 88.4 MHz e 92.8 MHz, coprendo un’area che comprende le province di Arezzo, Perugia, Siena e Firenze.
Se invece volete ascoltare in diretta streaming la puntata, in onda a partire dalle ore 21, basta andare sulla pagina Rock Machine del sito di Radio Incontri