Vi ricordate di Agenda 21? E’ quel documento pieno di intenti e obiettivi programmatici su ambiente, economia e società sottoscritto da oltre 170 paesi di tutto il mondo durante la Conferenza delle Nazioni Unite per l’Ambiente e lo Sviluppo (UNCED) svolta a Rio de Janeiro nel giugno 1992. Un protocollo d’azione che parla di economia, socialità, conservazione, gestione delle risorse, sviluppo sostenibile, lotta agli sprechi e teorizza la creazione di nuovi strumenti di dialogo fra amministrazioni pubbliche e cittadini con l’utilizzo di differenti metodi di programmazione economica condivisa, in cui coinvolgere attivamente lavoratori e imprese
Insomma: tanti bei propositi e un bel po’ di idee innovative approvate da tutto il mondo all’unanimità. Idee che si dovevano trasportare nelle dimensione locali al grido di “pensare globalmente, agire localmente“, creando così della piccole “agende 21” in ogni comunità territoriale
Per un po’ qualcuno ci credette davvero. Nella primavera del 2002 i Comuni della Valdichiana aretina avvertirono come prioritaria la necessita di favorire la partecipazione democratica dei cittadini: qua e là iniziarono a nascere iniziative volte a favorire processi decisionali partecipati che entrarono a far parte del più ampio progetto di un “laboratorio della città possibile“. L’adesione alla Rete Regionale di Agenda 21 (nata il 18 luglio del 2002, con più di 100 enti affiliati. ) fu il passo decisivo per iniziare a rendere reale quanto sottoscritto, anche in Valdichiana.
Fra le tante idee messe in cantiere c’era anche la creazione di un Forum permanente di consultazione per affrontare in modo coordinato le problematiche legate alla tutela ambientale, alla vivibilità dei centri urbani e allo sviluppo sostenibile.
L’intento era quello di accrescere l’attività di formazione, informazione e comunicazione tramite lo strumento della consultazione permanente: in quel modo si potevano riconoscere i bisogni, definire le risorse da mettere in gioco, individuare e risolvere gli eventuali conflitti tra interessi diversi, creare sinergie ecc ecc
Il Progetto, di cui mi onoro di aver collaborato, venne dichiarato di interesse dalla Regione Toscana, ma non fu in quel momento finanziato per un mero cavillo burocratico (il Comune di Marciano non aveva deliberato l’adesione alla carta di Aalborg).
Adesso però, a oltre 10 anni di distanza, che fine ha fatto Agenda 21? Dove sono finiti quei progetti, compreso quello per la Valdichiana? Sono usciti altri bandi (Regionali o Ministeriali) per finanziarli? Oppure nell’epoca dei social networks si è smesso di ascoltare?
Constatando la scomparsa di fatto di quanto era stato deciso mi viene da pensare che se avessimo perseguito di più su quella strada oggi avremmo molti problemi in meno.
Tanto per fare un esempio: forse avremmo trovato una soluzione per il problema della Ex Sadam e di sicuro, se avessimo creato degli strumenti di confronto veri, avremmo avuto meno “comitati” e una gestione del consenso organizzata in modo diverso e più serio. Anche la stessa collaborazione fra Comuni di cui ora (giustamente) ci si fa vanto sarebbe approdata in meno tempo a risultati molto più significativi. E nel frattempo avremmo anche potuto favorire la crescita di nuove generazioni più consapevoli dell’importanza del ruolo civico, più sensibili e virtuosi in materia di salute ed ambiente
Ma siamo sempre in tempo a farlo… o è troppo tardi?