È originario della Sicilia, ma da quasi dieci anni ama deliziare i palati degli ospiti del Ristorante Marennà di Sorpo Serpico in provincia di Avellino. Paolo Barrale, maestro di cucina del ristorante di Feudi di San Gregorio, dal 2009 Stella Michelin, è stato eletto Ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia 2014. Cresciuto nel pastificio di famiglia, Paolo Barrale ha imparato a domare gli ingredienti ed è qui che si è innamorato del suo mestiere. Nella sua lunga esperienza, non ha mai dimenticato di rispettare il gusto autentico delle materie prime, nobili e popolari come gli piace definirle, sempre animato da una voglia irresistibile di innovare la cucina e interpretare con modernità le antiche ricette tradizionali del territorio campano e irpino. La storia culinaria di Paolo Barrale inizia a Cefalù, dove frequenta la Scuola Alberghiera fino ad ottenere il diploma di Tecnico in Hotel Management. L’amore per la cucina lo porta a spasso per l’Italia: Napoli, Torino, Brescia, Taormina, Roma e infine Sorpo Serpico, dove dal 2005 è a capo della brigata di cucina del ristorante di Feudi di San Gregorio, azienda vitivinicola fondata nel 1986 e oggi leader nel Sud Italia con 3.5 milioni di bottiglie prodotte da uve di varietà autoctone come Greco, Fiano, Falanghina e Aglianico. Legato ai valori della tradizione, Paolo Barrale esprime il puro spirito della sua creatività in ogni ricetta che cucina. I piatti, caratterizzati da un sapore antico e autentico, sono preparati nella cucina a vista del Ristorante Marennà e mirano a ispirare negli ospiti lo stesso senso di appagamento di cui godevano gli agricoltori in passato quando trovavano un accogliente ristoro dopo le fatiche quotidiane del lavoro nelle vigne. Eletto Ambasciatore dello Stoccafisso 2014, con le sue ricette a base di Stoccafisso di Norvegia Paolo Barrale sa guidare i suoi ospiti in un viaggio alla ricerca della bontà, dei sapori e dei profumi tipici del territorio campano, nonché alla scoperta di questo storico ingrediente, che da oltre seicento anni unisce in un legame indissolubile Norvegia e Italia.
Claudio Zeni