La fine di un rapporto di coppia, soprattutto quando questo è stato formalizzato in un matrimonio, costituisce un evento di svolta nella vita di entrambi i coniugi. Un divorzio può infatti concludere una situazione dolorosa, può essere un punto di partenza per il miglioramento della qualità della vita degli ex coniugi attraverso un’evoluzione positiva, ma può anche lasciare ferite profonde e situazioni di malessere dalle quali è difficile liberarsi.
Il divorzio può essere interpretato come un “processo” durante il quale avvengono cambiamenti e perdite che coinvolgono tutte le aree della vita dell’individuo.
Ciò che rende unico lo stress da divorzio e ne fa il più grave evento destabilizzante nella vita di un individuo è proprio l’effetto dell’impatto cumulativo di un alto numero di stress differenti, di perdite e di cambiamenti radicali che avvengono in quasi tutte le aree della vita in uno stretto periodo di tempo.
La prima conseguenza stressante correlata al divorzio è costituita dalla perdita dell’attaccamento emotivo per il partner e la rottura dell’organizzazione familiare degli affetti, innescando quella che si definisce come “fase del lutto”. I soggetti soffrono di una perdita di identità dovuta alla necessità di separare il proprio io da quello dell’ex partner e da ciò derivano spesso rabbia, angoscia, ansia, depressione e diminuzione della sicurezza in se stessi, rimpianti e sentimenti di colpa, di solitudine, di impotenza. A ciò si aggiunge il peso del fallimento del progetto matrimoniale che coinvolge l’autostima e l’immagine di sé in prospettiva sociale.
La rottura del rapporto di coppia risulta doppiamente stressante in quanto comporta anche la perdita del partner nel suo ruolo di fonte primaria di supporto sociale. Con il divorzio, infatti, viene a mancare all’individuo il benefico effetto protettivo del matrimonio.
Essere sposati, infatti, conferisce un ruolo sociale ben definito cui, generalmente, si accompagna una serie di responsabilità e obblighi che codifica il comportamento quotidiano e determina uno stile di vita più protettivo, rassicurante e di conseguenza più salutare.
Le persone che stanno male più a lungo dopo la separazione sono quelle che non sono riuscite a completare il loro “divorzio psichico”, cioè a separare il proprio Io da quello dell’ex-partner, ma continuano a rimanere psicologicamente dipendenti dal precedente rapporto attraverso o fantasie di riconciliazione o di vendetta e conflitto distruttivo.
La psicoterapia in questo particolare momento di vita ha l’obiettivo di accompagnare la persona, attraverso un lavoro di consapevolezza dell’esperienza vissuta e di riattivazione di energie e pensieri volti a un progetto di vita individuale di realizzazione di sè.