La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dal 22 al 30 Novembre 2014, nasce all’interno del Programma LIFE+ dell’UE che ha l’obiettivo di sensibilizzare riguardo alle politiche messe in atto a livello continentale che gli Stati membri devono portare avanti. Anche il nostro paese questa volta ha voluto rispondere ‘presente’, come la nostra Valdichiana che ha messo in campo sia attraverso le associazioni ecologiste che direttamente dagli enti locali varie iniziative che rispondono alla necessità di favorire la sostenibilità ambientale e la riduzione dei rifiuti.
Scuole e cittadinanza sono stati i ‘target’ da raggiungere e uno dei temi giustamente messi in evidenza è stata la lotta allo spreco alimentare, che se perseguita con continuità e consapevolezza può portare a ridurre notevolmente il numero di rifiuti prodotti. E’ infatti evidente che le ‘buone pratiche‘ personali, unite ai necessari interventi strutturali, possono aiutare il passaggio a un’organizzazione produttiva e a uno stile di vita che privilegino il riutilizzo, il riciclo, il risparmio.
E’ su questa direzione che si sono mosse anche le tante iniziative organizzate dalla Società Sei Toscana (soggetto unico che gestisce il servizio di raccolta e trasporto dei Rifiuti solidi Urbani nei 103 Comuni delle provincie di Arezzo, Siena e Grosseto) in collaborazione con l’Ato Rifiuti Toscana Sud e le amministrazioni comunali.
Assemblee con i cittadini, distribuzione di deplians illustrativi, lezioni all’interno delle scuole primarie e secondarie del territorio sono iniziative importanti, ma certo non possiamo fermarci qui. E’ necessario che si mettano in campo proposte che coinvolgano maggiormente anche altri soggetti che fino ad oggi si sono un po’ ‘defilati’ o quantomeno non hanno offerto troppa collaborazione quali, ad esempio, i produttori e gli esercenti della grande distribuzione
Da questo punto di vista il nostro parlamento è chiamato con assoluta urgenza a intervenire: leggi che stimolino le aziende a ridurre gli imballaggi, spingendole anche a mettere in commercio alimenti in confezioni monodose o bidose, sarebbero un toccasana per evitare sprechi.
Oltre a ciò c’è sempre da sviluppare un ‘mercato del riciclo’ per la carta, la plastica e il vetro: senza esso la raccolta differenziata continuerà a costare troppo e sarà molto difficile aumentarne in modo significativo la percentuale senza grossi investimenti