AIT per molti è una sigla oscura, potreste pensare ecco un altro ente pubblico inutile, ma se provate a cercare in internet vedrete che si tratta di un’autorità, rappresentativa di tutti i comuni Toscani, che ha un compito fondamentale per tutti noi cittadini. Infatti l’Autorità idrica Toscana (AIT) è un ente territoriale, al quale la legge regionale 69 del 28 dicembre 2011 attribuisce le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato e che ai sensi dell’art. 47 della stessa legge Regionale n. 69/2011 ha la funzione di:
• tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti;
• garantire, la qualità, l’universalità e l’economicità delle prestazioni.
Ad esempio se ritenete di avere un contenzioso con il gestore locale del servizio idrico lo sportello a cui bussare per fare valere i propri diritti è presso l’AIT, che ha anche una sede ad Arezzo.
Il M5S Cortona si è battuto a fianco dei comitati per l’acqua pubblica sia per l’eliminazione del deposito cauzionale in bolletta, sia per il rimborso degli oneri di depurazione che Nuove Acque, ha preteso anche in assenza di depuratori, e in tutti questi casi AIT è l’interlocutore istituzionale da cui pretendere che vengano fatti valere i diritti del consumatore.
In base a quanto detto sopra vi aspettereste un ente, chiaramente, di connotazione politica, ma dove i membri eletti siano selezionati in maniera democratica tra i rappresentanti dei comuni dei vari ambiti territoriali in cui è diviso il servizio idrico toscano.
Effettivamente l’assemblea di AIT è costituita dai comuni Toscani, della nostra zona, non c’è Cortona, ma ci sono Arezzo, Castel San Niccolò, Foiano della Chiana, Laterina, Montepulciano, Sansepolcro. In particolare Arezzo e Sansepolcro fanno parte del consiglio direttivo.
Come in tutte le autorità a partecipazione diffusa la linea è indicata principalmente dal consiglio direttivo e dal suo Presidente, che in AIT fino ad Ottobre 2015 sarebbe dovuto essere il Sindaco di Livorno, eletto a questa carica ad Ottobre 2012 ed in carica per 3 anni.
Tuttavia quando nel 2012 fu eletto il sindaco di Livorno del PD Cosimi, non tennero conto che ci sarebbero state le elezioni a Livorno nel 2014, oppure veniva dato per scontato un altro sindaco PD per la città labronica.
Non è andata come speravano ed alla presidenza dell’AIT sarebbe dovuto subentrare il neo-eletto Sindaco Filippo Nogarin del M5S: questo prevedeva il regolamento dell’AIT.
A conferma di ciò la delibera 6 del 2012 con cui l’assemblea dell’AIT elegge il presidente, recita al punto 3: in caso di “decadenza dalla carica di Sindaco nel corso del triennio” di Presidenza, “subentra nella carica il nuovo Sindaco in rappresentanza del medesimo Comune.”
Secondo tale delibera Nogarin da giugno 2014 dovrebbe essere Presidente dell’AIT fino al 1 ottobre 2015, quando si conclude il triennio di Presidenza del Comune di Livorno.
A questo punto, grande agitazione, vera paura, ai vertici dell’autorità e subito dopo i risultati del ballottaggio di Livorno si è proceduto alla rapida modifica del regolamento dell’Autorità Idrica Toscana proprio nell’articolo riguardante il subentro dei neo eletti nelle cariche dell’AIT.
L’operazione effettivamente troppo scorretta anche per alcuni rappresentanti del PD in seno al consiglio direttivo dell’autorità, portava a dichiarare all’assessore PD Romizi, rappresentante in consiglio AIT, del comune di Arezzo:
“Il cambio di maggioranza politico-amministrativa a Livorno, con la vittoria del Movimento 5 Stelle, ha creato una situazione particolare all’interno dell’assemblea dell’Autorità idrica toscana. Il 30 ottobre il consiglio direttivo dell’AIT deciderà sulla questione e il Comune di Arezzo che io rappresento in questo organo terrà una posizione chiara e coerente: sosterrò la candidatura a presidente del sindaco del Movimento 5 Stelle”
Però quando il 19 Novembre il consiglio direttivo elegge a Presidente AIT, nel modo scorretto che vi abbiamo raccontato, il sindaco PD di Grosseto, il rappresentante aretino Romizi non ha nemmeno partecipato.
Questa vicenda evidenzia la necessità del gruppo di potere PD di tenere stretto il controllo sul sistema idrico, che anche grazie al famigerato sblocca Italia, è sempre più indirizzato verso un sistema ceduto in concessione a privati, come è avvenuto per il GAS, per i quali il servizio pubblico è secondario rispetto al guadagno ed ai dividendi da versare agli azionisti.
Da qui la disperazione e la frustrazione dei movimenti per l’acqua libera, sfociata nelle contestazioni durante le elezioni del 19/11, dato che in Nogarin avevano trovato un interlocutore, al di fuori del gruppo di potere del PD Toscano, con il quale provare a rilanciare l’azione di pubblicizzazione dell’acqua come voluto dagli Italiani con il referendum.
Tuttavia la partita non è finita Nogarin è un tipo tosto ed ha già comunicato che farà ricorso al TAR, quindi attendiamo sviluppi a breve.
Il M5S Cortona appoggia la battaglia di Nogarin, che è la battaglia dei cittadini di riappropriarsi di un servizio essenziale, che non può essere soggetto a criteri di guadagno, ma solo a criteri di massima copertura, a costi bassi, eliminando gli sprechi di una risorsa così importante.
Attenzione che se cediamo su queste cose si sentiranno legittimati a venderci anche l’aria che respiriamo.
Movimento 5 Stelle Cortona
[.noresp.]