Qualche giorno fa, per avere informazioni su dei libri fuori catalogo, ho telefonato a un noto editore italiano. In un momento morto della mattina, prendo il cellulare e compongo il numero.
Dopo alcuni squilli, una voce registrata risponde e dice:
“Mondadori: selezionare l’interno desiderato!”
Dato che non stavo chiamando la Mondadori, quando quella voce di donna con l’inconfondibile nota metallica che accomuna molti messaggi registrati (secondo me è imbattibile quello che, in stazione, annuncia l’arrivo o la partenza di un treno!) mi ha invitato a fare la mia scelta, ma soprattutto sentendo quel nome, Mondadori, un timore reverenziale ha cominciato a farmi tremare la mano. E per un attimo ho pensato una cosa del tutto assurda: ma allora esiste davvero, la Mondadori! Non è come una di quelle leggende di cui tutti parlano, ma sulle quali nessuno è mai riuscito a ottenere prove concrete, un po’ come con unicorni, il santo Graal o il mostro di Loch Ness.
Passato quel primo istante di panico che ha fatto diventare il telefono troppo caldo per continuare, ho selezionato brillantemente l’interno di cui avevo bisogno e, dopo un minuto di squilli a vuoto, la comunicazione si è interrotta da sola, facendomi pensare che dovevano essere tutti troppo indaffarati per rispondere alla mia chiamata. Non c’è stato però alcun risentimento: è come se qualcuno chiamasse il “Colle” e pretendesse di parlare immediatamente con il presidente della Repubblica. Forse qualche intoppo potrebbe esserci.
Volendolo guardare da un altro punto di vista, che la casa editrice di cui avevo bisogno sia sotto l’ala protettrice di Mondadori potrebbe far partire una discussione sul mondo editoriale italiano, ma non m’interessa questo tipo di discussione.
Il nocciolo della faccenda è un altro: le sorprese sono sempre dietro l’angolo e in quanto tali, arrivano quando meno te lo aspetti. Ad alcuni queste possono sembrare solo frasi fatte e scontate, che non cambieranno il mondo, ma sono comunque delle piccole verità, magari non universali, tuttavia con una loro rispettabilissima dignità.
“Mondadori: selezionare l’interno desiderato!”: piccole variazioni nella routine che danno alla monotonia di una giornata grigia una marcia in più, quel “non so che” tanto caro agli studiosi di estetica che accarezza lo spirito e rende allegri come in piena estate, quando si è in spiaggia a far niente.
Non servono necessariamente quei grandi eventi capaci di sconvolgere, in senso positivo, la vita: basta poco perché si abbia la sensazione che tutto, alla fine, andrà per il meglio. Non c’è bisogno di scomodare la filosofia per sapere che la ricerca e la conquista della felicità è una delle massime aspirazioni degli esseri umani e questo “Mondadori: selezionate l’interno desiderato!” è il simbolo di tutti quei piccoli tasselli che fanno capire di essere sulla strada giusta, che fanno sembrare la felicità vicinissima e a portata di mano.
L’importante è non gettare mai la spugna, darsi da fare e cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche quando tutto sembra ormai scritto e stabilito.
A questo punto, non resta che selezionare l’interno desiderato.
Stefano Milighetti