L’Amministrazione Comunale di Cortona comunica che non esiste nessuna indicazione generale, tantomeno ordinanze relative alla impossibilità di procedere alla raccolta e molitura delle olive. Smentiamo categoricamente le voci di eventuali ordinanze sindacali in tal senso. Tuttavia vi è da dire che l’annata olearia è fortemente compromessa da un’attività anomale della cd mosca dell’olivo (bactrocera oleae) che ha di fatto limitato le potenzialità qualitative e di resa delle colture.
I danni causati dalla mosca dell’olivo sono di tipo quantitativo, con una ridotta produzione della resa in olio, e qualitativo, con il sensibile peggioramento della qualità dell’olio stesso, modificando le caratteristiche organolettiche e determinando una spiccata acidità ed una minore conservabilità, per la presenza di un elevato tasso di perossidi.
La valutazione dell’opportunità della raccolta dovrà essere effettuata dal produttore che, successivamente, eseguirà eventuali analisi sul prodotto finito: infatti un inacidimento ed un irrancidimento dell’olio può far si che lo stesso non venga classificato come “extravergine”, come previsto dalla normativa vigente o non sia più commerciabile.
L’Amministrazione Comunale, quindi, in accordo con la ASL 8 indica alcuni suggerimenti per la raccolta e lo stoccaggio delle olive:
1) è opportuno procedere ad una raccolta anticipata delle olive che consente di frangere le stesse prima che le larve all’interno delle drupe determinino danni sensibili alla qualità dell’olio (aumento dell’acidità e dei perossidi con difetti organolettici riscontrabili all’assaggio);
2) il distacco delle olive deve avvenire manualmente o tramite mezzi meccanici (agevolatori o scuotitori) e sono da sconsigliare la “bacchiatura” con canne o pertiche e la raccattatura delle olive da terra poichè in questi casi si andrà incontro, rispettivamente, al danneggiamento dei frutti e al recupero di olive in sovramaturazione molte spesso attaccate dalla mosca olearia; queste olive cadute, che sono state più o meno a lungo con terreno, erba o altri elementi esterni, possono subire degradazioni ossidative o fermentative che conferiscono sapori sgradevoli all’olio;
3) i tempi di stoccaggio delle olive in attesa della frangitura dovranno comunque essere ridotti al minimo e l’azzeramento di tale intervallo consentirà di ridurre il danno qualitativo a carico dell’olio;
4) è impossibile effettuare trattamenti con i larvicidi o con il rame per i quali si dovrebbe rispettare un tempo di carenza prossimo ai trenta giorni o anche più lungo; è preferibile invece adottare strategie di difesa con i prodotti suggeriti in agricoltura biologica e con breve periodo di carenza, facendo molta attenzione perchè tali prodotti vanno utilizzati al presentarsi di catture o all’inizio delle ovodeposizioni.
Naturalmente terminate queste operazioni si consiglia di far sottoporre l’olio ad una analisi chimico/fisica, al fine di evitare il consumo di prodotti ad esempio con eccessiva acidità e potenzialmente dannosi alla salute.