A cosa sono servite davvero queste elezioni Provinciali? A dimostrare essenzialmente due cose: che la matematica non è un’opinione (anzi, è una scienza esatta!) e che gli ‘ordini di scuderia’ interni ai partiti vengono ancora abbastanza rispettati, perlomeno se la posta in gioco non è troppo appetitosa.
Lo scoglio della elezione ‘indiretta’ (voto riservato a Sindaci e Consiglieri Comunali), col metodo del ‘voto ponderato’ (se sei di Arezzo conti 5 volte un cortonese e 10 volte un foianese) è stato superato agevolmente dal PD, partito egemone (60%, più il 9% della lista affine di centrosinistra), con attente alchimie matematiche e una certosina applicazione di un nuovo ‘manuale Cencelli‘ che ha fornito giusta rappresentanza a realtà territoriali, ambizioni personali e correnti interne, alleviando così i mali di una riforma assurda (vedi risultati)
Tenendo presente che il 15% degli aventi diritto non ha votato e anche fra chi ha votato non sono mancate le ‘bianche’, segnale che una minoranza di gente che la pensa diversamente c’è, passiamo all’analisi.
Il giovane consigliere foianese Gabriele Corei ha riportato un ‘punteggio’ di 5819 e si è guadagnato l’elezione giungendo quarto fra i candidati del PD, dietro a tre Sindaci ‘rampanti’ con molti estimatori anche nel comune capoluogo come Francesco Grasso (Montevarchi), Riccardo La Ferla (Anghiari) e Eleonora Ducci (Talla). Il risultato è positivo perchè dimostra che l’accordo di vallata-Valdichiana ha funzionato e il numero di ‘franchi tiratori’ è stato comunque limitato.
Dall’altra parte il vice-sindaco di Castiglion Fiorentino Gianni Turchi è giunto secondo nella lista civica legata al centrodestra con 5296, dimostrazione sia della credibilità guadagnata da Turchi sia di quanto il centrodestra, che a livello nazionale soffre il furto renziano dei propri programmi e valori storici, sul locale abbia ancora una cartuccia spendibile, quella del ‘civismo’ non prettamente partitico
A cosa servirà il nuovo Presidente e che faranno i nuovi consiglieri? Bella domanda. La nuova Provincia è destinata, pare, alla definitiva cancellazione, ma per ora resta. E finchè resta continua ad avere tutto il personale e le deleghe che ha avuto finora, con relativo bilancio. Quindi continua a contare
Le deleghe saranno distribuite dal Presidente Vasai ai consiglieri di maggioranza, perciò è lecito aspettarsi qualche delega anche a Corei. I consiglieri con delega saranno dei simil-assessori, ma senza stipendio e ovviamente col dovere di ricoprire due cariche. Chi farà il Sindaco farà quindi anche il quasi-assessore della Provincia, non si sa se per un anno, due o forse addirittura tre
Traendo un bilancio su scala più ampia l’attenta applicazione del ‘Cencelli’, che come detto è stata ben gestita dalla Segreteria PD, ha salvaguardato da squilibri, mugugni e rivendicazioni particolari, lasciando le bocce ferme e le acque almeno apparentemente tranquille in previsione dei prossimi passaggi politici (elezioni Regionali e elezioni comunali ad Arezzo). Quindi si può parlare di un ‘nulla di fatto’, di elezioni di passaggio che non produrranno grosse conseguenze nè cambiano granchè in vista delle disfide dei prossimi mesi, ancora tutte da combattere