Leggiamo con sdegno le accuse rivolteci con arroganza dal Movimento 5 stelle, espresse nel comunicato stampa che commenta la seduta del Consiglio Comunale del 30 settembre 2014. Facciamo fatica anche a credere che tali parole provengano dal collega consigliere Matteo Scorcucchi capogruppo del Movimento 5 stelle, con il quale abbiamo anche discussioni ferme, ma sempre con toni civili che rientrano nella dialettica del dibattito politico e di rispetto che noi abbiamo per lui e lui per noi.
Non è il nostro stile e non ci faremmo trascinare nella dialettica dell’insulto.
Per quanto riguarda la Scuola della Fratta stiamo cercando di farla rientrare tra le misure straordinarie del governo Renzi che non sono concluse con #scuolenuove, ma nei prossimi mesi sarà aperta una seconda fase sempre della stessa iniziativa governativa. Questo lo abbiamo più volte detto, anche in Consiglio Comunale, mi viene allora il dubbio che qualcuno tenti di gettare fumo sugli occhi dei cittadini, oppure non si presta attenzione al dibattito.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione approvato nella seduta consiliare del 30 settembre 2014 risente sicuramente del clima di crisi economica che da alcuni anni attraversa il nostro Paese e l’Europa in generale. Specificatamente da quest’anno è stata inserita una significativa novità all’interno dei bilanci delle Amministrazioni Comunali, l’Imposta Unica Comunale (IUC) che riunisce le tre voci dell’imposizione comunale: l’IMU, la TARI che sostituisce la vecchia TARES e la TASI (nuova imposizione sui servizi indivisibili). La variazione delle imposte comunali deve tener conto nel suo complesso delle tre imposizioni anche se deliberata in momenti diversi perché così è stata pensata dall’amministrazione comunale.
Come detto prima da quest’anno (legge finanziaria 2014) è stata istituita la IUC e con essa è apparsa la TASI (che è una tassa sui servizi indivisibili). Tutte le amministrazioni comunali, la nostra compresa, si sono trovate a fare i conti con queste nuove tasse da imporre ai cittadini. Di pari passo lo Stato centrale dice alle amministrazioni comunali di prevedere una cifra ipotetica di entrata dalla nuova tassazione e diminuiva della stessa cifra previsionale i trasferimenti erariali. La scelta della TASI al 2,5 per mille con detrazioni iniziali e legate ai figli risulta essere tra le più basse (vedi tabelle allegate) della provincia di Arezzo e sicuramente della Valdichiana. Inoltre insieme solo ad altri tre Comuni della Provincia di Arezzo (Arezzo,Sansepolcro e Anghiari) abbiamo deciso di non applicare la TASI ai fabbricati per uso agricolo. Questo da una parte denota l’attenzione massima per le famiglie e il momento difficile che stanno vivendo e dall’altra per le attività agricole ritenendo queste un elemento cruciale dell’economia del nostro territorio. Soprattutto la nostra aliquota è minore rispetto al 2,9 per mille che è stata invece deliberata dal comune veneto di Mira guidato dal movimento pentastellato.
Queste scelte al massimo ribasso delle tariffe sulla TASI, ripeto tra le più basse, e con le detrazioni le più basse della Valdichiana e della Provincia, hanno inevitabilmente portato ad una rimodulazione delle aliquote IMU e dell’Irpef. Con l’Irpef ci siamo uniformati agli altri comuni della provincia, che ormai già da anni erano allo 0.8%. Nella classifica stilata da “Il sole 24 ore” Parma risulta essere la maglia nera in Emilia Romagna per il peso dell’addizionale irpef. Capiamo che nel comune emiliano ci siano problemi di bilancio causati dalla precedente giunta di centro destra, ma non c’è stato un abbassamento dell’aliquota da parte della nuova giunta subentrata più di due anni fa. Sicuramente non è un primato da sfoggiare per il Sindaco pentastellato.
Anche con la rimodulazione che abbiamo fatto risultiamo essere l’IMU più bassa della Provincia di Arezzo e per edifici come quelli dati in uso gratuito ai figli o alberghi abbiamo dato delle agevolazioni, questo ancor una volta per aiutare le famiglie e le categorie economiche del nostro territorio, non è così nel resto della Provincia. In particolare aumenterà l’aliquota delle abitazioni principali di lusso. Questi aumenti non riguardano – in genere – gli immobili posseduti da imprese artigianali i quali sono esclusi da questa manovra, come invece affermava diversamente il comunicato m5s. Mentre per quanto riguarda la TARI l’imposizione nel comune di Cortona risulta inferiore alla media provinciale.
Concludendo sulle imposte possiamo dire che ad un obbligo di legge necessario e pesante per i Comuni (con tagli superiori alle reali entrate) questa Amministrazione a cercato di costruire una soluzione complessiva più equa possibile tenendo conto prima di tutto delle esigenze delle famiglie con figli e poi delle imprese del nostro territorio, agricole e turistiche (come alberghi e ristoranti) facendo in modo che nel complesso le nostre tariffe risultino tra le più basse della Provincia di Arezzo e della Valdichiana. Inoltre è da notare che siamo stati attenti anche alla spesa corrente che è calata costantemente negli anni.
Gli equilibri di bilancio sono rispettati, il Patto di Stabilità è rispettato quindi il nostro bilancio è un bilancio sano. Non solo, abbiamo mantenuto tutti i servizi che avevamo lo scorso anno, sia quelli essenziali, sia quelli accessori e anche questo è un risultato non scontato, abbiamo mantenuti con un livello qualitativo sul comparto del Sociale e sul comparto del Turismo-Cultura tra i più alti della Provincia di Arezzo e in questo caso della Toscana. Non sono state aumentate le tariffe di Asilo, Mensa e Trasporto scolastico. Insomma riusciamo a mantenere l’eccellenza anche in questo momento di difficoltà.
Luca Pacchini Capogruppo PD Cortona