Proposta interessante quella emersa nell’ultimo consiglio comunale di Cortona: i consiglieri Rossi e Manfreda hanno parlato di modello “eco-festa” suggerendo che il Comune, nel rilasciare le autorizzazioni agli organizzatori delle tante sagre che per mesi e mesi riempiono il programma di eventi, imponga regole precise volte a differenziare i rifiuti e ridurne la produzione. In verità la mossa è abbastanza semplice da realizzare: già in moltissimi comuni italiani (uno fra i tanti, il virtuoso Capannori) esistono regolamenti nei quali, su livelli diversi (più o meno restrittivi a seconda dei casi) viene nominato un “responsabile-rifiuti” per ogni evento, sono previste sanzioni e si prevedono controlli.
In certi casi le regole sono semplicemente obbligatorie, in altri se le si rispetta si ha una sorta di premio, potendosi fregiare di un marchio-attestazione di qualità rilasciato proprio dal Comune. Talvolta è lo stesso comune a suggerire un “kit” con cui poter raggiungere il traguardo dell’eco-compatibilità.
Le sagre, come più volte scritto anche da noi, ormai da molti anni occupano uno spazio di dimensioni enormi sul fronte degli eventi, sono una forma di socialità popolare-tradizionale seguitissima e servono per finanziare innumerevoli attività associative, sportive ecc ai quali gli enti pubblici non possono più offrire il sostegno che garantivano un tempo. Il rovescio della medaglia è che, oltre a proporre programmi di eventi collaterali alla cucina molto spesso agghiaccianti, le sagre sono troppe, non sempre di qualità e con legami reali alla tradizione in quel che si mangia, e soprattutto producono una montagna di rifiuti
Invitare a comportamenti positivi anche su quest’ultimo frangente, se non proprio renderli obbligatori, è doveroso per contrastare la tendenza all’adeguamento al peggio e sterzare in direzione opposta. Basta farsi un giro in feste virtuose come la FestAmbiente che si tiene ogni anno a Rispescia (Grosseto) per capire che ci vorrebbe davvero poco. Ora non è più il momento di tollerare la sciatteria e di buttare al vento occasioni: bisogna cambiare mentalità e in questo un ente pubblico deve fare di tutto per smuovere le acque. Con poche mosse di coraggio potranno sicuramente arrivare degli ottimi risultati…fra i quali qualche percentuale punto in più di raccolta differenziata, che vista la situazione di questi anni sarebbe davvero un bel traguardo