Dopo che il medico ufficiale nella giornata di Venerdì aveva negato la partecipazione al pilota aretino Luca Scassa considerato, dopo la rottura della tibia, ancora non in condizione di affrontare la gara, e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) aveva fatto nuovamente valere le sue doti sul giro secco, conquistando la prima casella dello schieramento (la 23° in carriera) ci si aspettava una gara tutta in discesa per il campione del mondo.
Purtroppo nulla ha potuto fare nella prima gara di giornata del Campionato Mondiale eni FIM Superbike a Laguna Seca contro le scatenate Aprilia di Marco Melandri e Sylvain Quintoli. Marco Melandri (Aprilia Racing Team), porta a tre il numero di successi in stagione precedendo il compagno di squadra Sylvain Guintoli ed il capo classifica Tom Sykes (Kawasaki Racing Team). L’Italiano è salito in cattedra durante il primo giro, quando Sykes è stato protagonista di un’uscita di pista al “Cavatappi”, permettendo alla coppia ufficiale del costruttore italiano (presente ai box il titolare della casa italiana Colanninno) di sfilarlo nella lunga e ripida discesa della curva seguente. Melandri ha vinto le resistenze di Guintoli intorno a circa dieci tornate dalla fine, prendendo il largo e chiudendo con un discreto margine sul rivale. Sykes, dal canto suo, non è apparso in grado di reggere il passo degli avversari e si è dovuto accontentare di un terzo posto che gli permette comunque di restare saldamente al comando della classifica, in attesa di gara 2. Quarto posto per Davide Giugliano (Ducati Superbike Team), il quale ha rallentato il proprio passo di gara a seguito di un’uscita di pista nella prima parte della corsa. Il pilota italiano si è dovuto difendere dal ritorno di Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia), mentre Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) ha terminato la gara al sesto posto davanti all’altro pilota Pata Honda, Leon Haslam. La gara del nordirlandese è stata influenzata da un lungo nel corso del quinto passaggio, che gli ha fatto perdere diverse posizioni e lo ha costretto ad una impegnativa rimonta. Chiudono la top 10 Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki), Loris Baz e David Salom (Kawasaki Racing Team), con quest’ultimo che ha ottenuto il miglior piazzamento nella classe EVO. In gara due tutta un’altra musica, il campione del mondo Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) si è involato verso il successo in una gara piena di emozioni e colpi di scena per i 50.000 spettatori accorsi al circuito californiano. Il britannico conquista il 22° successo in carriera nel Campionato Mondiale eni FIM Superbike, conquistando un ulteriore punticino di vantaggio su Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), secondo e ora a 44 punti dalla vetta. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) ha ottenuto il gradino più basso del podio concretizzato grazie ad uno spettacolare sorpasso ai danni di Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia) alla curva 9. Lo spagnolo è stato sopravanzato nel finale anche da Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki), chiudendo quinto. Dopo due bandiere rosse, l’ultima delle quali causata dalla caduta di Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia Superbike Team EVO) sul rettilineo dei box a conclusione del secondo passaggio, la gara si è disputata in sette giri dopo la prima ripartenza. La gara imfatti era già stata interrotta nel corso del decimo giro a seguito della spettacolare caduta di Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki) al “Cavatappi”, innescata dal contatto tra l’anteriore della GSX-R dell’inglese con il posteriore della ZX-10R di Loris Baz. I colpi di scena non sono mancati neanche dopo l’ultimo start, con Marco Melandri (Aprilia Racing Team) finito per terra all’ultima curva a conclusione del primo passaggio, mentre si trovava in testa alla corsa. Un epilogo più che difficile per l’italiano, dopo il successo di gara 1 e le ottime performance mostrate prima delle due interruzioni della corsa successiva. Nel giro seguente anche Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) è scivolato al “Cavatappi”, con la sua 1199 Panigale R che ha attraversato la ghiaia, tornando in pista pericolosamente fermandosi all’inizio della discesa che conduce alla curva numero 9 e fortunatamente evitata dai piloti che sopraggiungevano. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) ha chiuso in sesta posizione, seguito da Leon Haslam (Pata Honda World Superbike), mentre David Salom (Kawasaki Racing Team) ed Alessandro Andreozzi (Team Pedercini Kawasaki) si sono contesi il miglior piazzamento nella classe EVO, andato allo spagnolo, ottavo al traguardo, per soli sei decimi di secondo. Ancora una volta il Gran Premio degli Stati Uniti ha dimostrato quanti imprevisti spuntano in ogni gara, difficilissimo per qualsiasi pilota realizzare una doppietta in ogni Gran Premio e dare continuità nei risultati. Le moto italiane dimostrano attualmente la loro superiorità, dopo un avvio tutto a favore delle giapponesi (buoni risultati per le Honda e grandi successi per Kawasaki), alle superbe Aprilia RSV4 si stanno aggiungendo anche le Ducati Panigale le quali, pur disponendo di piloti meno motivati, in alcuni circuito riescono ad essere competitive con le altre contendenti. In classifica piloti al momento conduce il Campione Mondiale Tom Sykes con 325 punti davanti a Sylvain Quintoli 281, Jonathan Rea 261, Loris Baz 253, Marco Melandri 217, Chaz Davies 159 e Davide Giugliano 153. Nel campionato Marche domina Kawasaki con 342 punti, si avvicina Aprilia con 318, seguono Honda 261, Ducati 220 e Suzuki 200. Alla prossima.