Sabato prossimo, 5 luglio, anche in provincia di Arezzo si aprono ufficialmente vendite di fine stagione e, secondo il primo sondaggio della Confcommercio, le aspettative sono altissime tra gli operatori. “Veniamo da un’altra stagione sottotono, dove neppure il clima ci ha aiutato molto, con una Pasqua rigida che ha raffreddato perfino il consueto slancio delle vendite di primavera”, ricorda il presidente di Federmoda Confcommercio Palo Mantovani, “adesso gli sconti, che saranno consistenti da subito, dovrebbero smuovere le vendite, almeno nelle prime settimane.
È già da un po’ che i clienti si informano e chiamano per sapere l’entità dei ribassi”.
I dati sulla stagione normale parlano purtroppo ancora di perdite, con una media del -5% che ha però punte anche più alte. “Si è comunque ridotta la forbice tra negozi di alta e media fascia. Forse l’attenzione costante al prezzo ha spostato verso prodotti più commerciali una parte di quei clienti che prima si rivolgevano solo al top, così si è ristabilita una certa equità”.
A tenere viva l’attenzione dei consumatori verso i saldi c’è anche il fatto che i ribassi ormai interessano molte categorie merceologiche, non più soltanto abbigliamento e calzature: “dalla moda il fenomeno si è esteso sempre più a casalinghi, oggetti di design e per ufficio e qualsiasi altro articolo. Ormai sono un fenomeno, un gioco collettivo a cui tutti vogliono partecipare, ognuno secondo la propria capacità di spesa”.
Difficile prevedere quanto spenderanno gli aretini per rinnovare il guardaroba: “credo che ci attesteremo intorno ad una media di 110 – 120 euro di scontrino a persona, un po’ meno rispetto allo scorso anno, che era intorno alle 130 euro”. Tutto si giocherà comunque nelle prime settimane, perché l’effetto-saldi non dura più tutta l’estate, come accadeva un tempo. “Per legge le vendite di fine stagione possono proseguire per 60 giorni, ma l’interesse ora si esaurisce presto. Di certo non arriverà fino ai primi di settembre”, chiarisce Mantovani.
Da rilevare ancora una volta la preparazione crescente dei consumatori: “anche durante i saldi entrano in negozio cercando un prodotto specifico, un jeans o un giubbino di una certa marca, un “must –have” della stagione. Poi se non lo trovano si guardano intorno e scendono a patti con le rimanenze della stagione, ma non è automatico”, dice il presidente della Federmoda Confcommercio aretina, “un tempo si comprava d’impulso, attirati solo dai prezzi ribassati. Ora si segue tutto l’anno una certa filosofia d’acquisto”.
Tra i prodotti più gettonati ci saranno gli accessori: “foulard, borse, cinture, dettagli di stile che anche con poca spesa riescono a personalizzare e rinnovare perfino un look più modesto. È stato il trend dell’intera stagione”, sottolinea Paolo Mantovani, “altra tendenza: il colore. La moda ha interpretato bene l’aria di crisi, ha capito che la gente vuole ottimismo, energia positiva, così ha messo sul mercato capi coloratissimi che sono piaciuti molto”.
“A poco a poco, si avverte un piccolo miglioramento nella fiducia dei consumatori. Anche se la crisi continua e la pressione fiscale è alle stelle, la gente ha voglia comunque di stare bene. Chi può, si ricava un po’ di leggerezza anche attraverso gli acquisti”.