{rokbox title=| :: |}images/tornia2010.jpg{/rokbox}Ad un anno di distanza dal nostro pezzo dell’estate 2009, quando ancora eravamo il “Pollo”, siamo tornati a vedere la situazione della ex piscina di Tornia, piccolo borgo della montagna cortonese, e l’abbiamo trovata ancora in stato di totale abbandono. In dodici mesi nulla si è mosso e l’acqua piovana ha riempito la vasca lasciata totalmente a sè stessa in mezzo alla vegetazione. E’ veramente un dispiacere che questa struttura versi in queste condizioni, anche se il fatto che rimanga nascosta nei meandri della nostra montagna perlomeno evita la visione di questo triste spettacolo ai turisti e a chi transita da quelle parti.
L’anno scorso lanciammo un appello affinchè chi di dovere (ossia chi ne ha la proprietà) pensasse qualche soluzione, anche ad uso privato visto che ormai Cortona è servita molto bene grazie alla nuova piscina del Parterre, per garantire a questa gloriosa piscina perlomeno un pensionamento dignitoso dopo i fasti degli anni 80 e 90. Adesso poniamo una domanda direttamente al Vescovo aretino, persona indubbiamente disponibile all’ascolto che si è distinto in questi primi mesi alla guida della nostra diocesi per essere una figura molto attiva, presente e volenterosa. Si può cercare una soluzione e si può fare qualcosa per “sbloccare” dal degrado questa struttura?
Ma in fondo il problema non è solo di Tornia: è un po’ tutta la montagna cortonese, splendida per gli scenari naturalistici, a versare in uno stato di difficoltà. In essa, a fianco di splendidi agriturismi e di piccoli borghi abitati dotati anche di nuove strutture pubbliche (è il caso dei centri civici), si trovano però anche le conseguenze dell’esodo di popolazione di questi anni. Tante case diroccate e un degrado che, pur se ancora contenuto in dimensioni accettabili, si potrebbe cercare di curare.