La settima Tissot-Superpole della stagione si era svolta al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” in condizioni pressoché perfette, permettendo ai protagonisti del Campionato Mondiale eni FIM Superbike di dare il massimo per il miglior posizionamento in griglia, in vista delle due gare odierne.
Una spettacolare battaglia per la pole position aveva visto vincitore Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), autore di un crono di 1’34.883 nelle battute finali del secondo turno. Si tratta della ventunesima pole position per il Campione del Mondo in carica, la seconda in stagione, che infrange il record della pista di Troy Corser risalente al 2010 ed il muro del minuto e trentacinque secondi. Sykes è ora al terzo posto assoluto per il numero di pole position conquistate in carriera, insieme al quattro volte iridato WSBK Carl Fogarty. La prima fila dello schieramento vedeva Tommy Sykes, Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) e Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), terzo a soli 223 millesimi di distacco. Quarto posto per Loris Baz (Kawasaki Racing Team), a precedere Marco Melandri (Aprilia Racing Team) e Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia). Dalla pole a gara 1, lo strapotere di Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) è continuato. Infatti l’inglese si ggiudica gara 1 al Misano World Circuit, dominando sulla concorrenza e tagliando il traguardo con ben cinque secondi di vantaggio sull’altro portacolori del team ufficiale Kawasaki, Loris Baz. Si tratta della diciannovesima vittoria per il pilota originario di Huddersfield, West Yorkshire, la prima sul tracciato romagnolo, che permette a Sykes di portare il suo margine in vetta alla classifica, in attesa di gara 2, a 27 punti su Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), soltanto quinto al traguardo. Completa il podio Marco Melandri (Aprilia Racing Team), in grado di avere la meglio su Chaz Davies (Ducati Superbike Team) per la terza posizione finale. Sykes ha tratto vantaggio da una buona partenza dalla pole, transitando in seconda posizione e riuscendo a conquistare la testa della corsa già durante il primo passaggio, ai danni di Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia). Una volta al comando, il leader della classifica ha imposto il suo ritmo, facendo segnare per due volte il giro più veloce della corsa e cercando di scappare via. L’unico in grado di mantenere il passo dell’inglese, ed a girare sotto il muro del minuto e trentasei secondi nelle fasi iniziali, è stato il compagno di squadra Loris Baz, incapace però alla lunga di mantenersi nei tubi di scarico della ZX-10R gemella. Sesto posto per il già citato Elias, in difficoltà già dalle battute iniziali dopo una partenza perfetta dalla quarta casella ed autore di un lungo al terzo giro, che gli ha fatto perdere ulteriore terreno. Il pilota catalano ha chiuso davanti a Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) a Davide Giugliano (Ducati Superbike Team), a Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki) e Leon Haslam (Pata Honda World Superbike), quest’ultimo vittima di un piccolo e temporaneo problema tecnico nelle battute conclusive della corsa. Miglior classificato tra le EVO è David Salom (Kawasaki Racing Team), undicesimo assoluto a precedere Niccolò Canepa (Althea Racing Team Ducati – EVO) e Claudio Corti (MV Agusta Reparto Corse). Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) ha nuovamente imposto la sua legge in gara 2, completando la doppietta al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” ed allungando ulteriormente in classifica. Per il Campione del Mondo in carica si tratta della terza doppia vittoria in stagione, dopo quelle ottenute ad Aragon e Donington. Sykes raggiunge quota 20 affermazioni in gara nella competizione, ad un solo successo di distanza dal due volte iridato Max Biaggi. La corsa ha avuto inizio con la partenza anticipata di Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) dalla seconda casella dello schieramento, con il romano che è stato costretto a scontare il ride through a conclusione del terzo passaggio, dopo aver fatto segnare il giro più veloce. Sykes, ritrovatosi in testa, ha cominciato a prendere il largo, riuscendo a distanziare Baz già nelle fasi iniziali. Il francese, al contrario, si è dovuto difendere dagli attacchi di Melandri fino quasi alla bandiera a scacchi. Il ravennate ha provato in diverse occasioni ad avere la meglio sul’alfiere del Kawasaki Racing Team, ma Baz ha stretto i denti e guadagnato un piccolissimo, ma fondamentale margine, nel corso dell’ultimo giro, che gli ha permesso di mantenere la posizione al traguardo. Quarto posto per Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), a tratti apparso in grado di lottare per il secondo posto ma più in difficoltà nel finale. Il transalpino, sempre secondo in classifica ma a ora a 39 punti dalla vetta, ha preceduto Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike), Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia), Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki), infortunatosi ad un piede in gara 1, ed il suo compagno di squadra Alex Lowes. Nona posizione proprio per Davide Giugliano, autore di un buon recupero dopo il rientro in pista, con David Salom (Kawasaki Racing Team – EVO) miglior classificato delle EVO davanti a Barrier, dopo che il francese aveva dovuto cedergli la posizione nel finale. Caduta per Chaz Davies (Ducati Superbike Team) alla curva 4, nel corso del quarto giro: il gallese ha provato a rientrare in pista e riprendere la corsa, ritrovandosi però costretto al ritiro più avanti. Christian Iddon (Team Bimota Alstare – EVO) si trova attualmente al centro medico della pista, a causa di un highside nella prima parte della corsa occorso all’inglese nel tentativo di evitare un contatto con un rivale.In classifica al momento comanda Tommy Sykes con 251 punti davanti a Sylvain Quintili a 212, terzo Baz con 210 a seguire Rea con 199, Melandri salito a 179, Davies a 143 e Giugliano 111. In classifica marca comanda òa Kawasaki davanti ad Aprilia, Honda e Ducati.